Test psicoattitudinali per i docenti? Invece di darci gli aumenti ci trattano da incapaci. Si sta passando il limite. Io mi rifiuto. Lettera

Inviato da Valentina Nuti – Vorrei intervenire sulla proposta di Rossano Sasso di istituire test-psicoattitudinali per i docenti, addirittura, stando a quanto riportato nel vs. articolo, come idoneità all’insegnamento.
Per me adesso si sta passando veramente il limite dell’accanimento contro noi docenti! Personalmente io mi sento offesa, dopo oltre quindici anni di insegnamento, che mi si voglia sottoporre a un test psicologico-attitudinale per giudicare se sono idonea all’insegnamento.
Dopo anni di studi, di precariato, di lavoro sottopagato, insinuare che potremmo essere degli squilibrati inidonei all’insegnamento no, è troppo! IO MI RIFIUTO di fare qualsiasi test psico-attitudinale e che non provino a obbligarci per mantenere il nostro posto di lavoro, nel mio caso con contratto a tempo indeterminato, regolarmente ottenuto dopo una laurea, un’abilitazione selettiva, un regolare concorso pubblico, rifilandocelo, come suggerito nel vostro articolo, come formazione obbligatoria perché non ci caschiamo.
Invece di darci gli aumenti che ci spettano, ci trattano da presunti incapaci ?
Un appello ai colleghi e ai sindacalisti che ci dovrebbero rappresentare: qui ci vuole uno sciopero a oltranza! I test psico-attitudinali fateli voi politici per primi, appena eletti test e se non lo superate a casa! Poi fateli fare alle forze dell’ordine, poi a magistrati e avvocati, poi a medici, infermieri e personale RSA, poi li facciamo anche noi!