Test di medicina, nel Meridione i risultati migliori. Un docente: “Polemica assurda. I ragazzi del Sud non possono semplicemente aver studiato di più?”
Le polemiche sui risultati del test di Medicina, che ha visto punteggi più alti negli atenei meridionali, non si placano. Tuttavia, i docenti delle università pugliesi alzano gli scudi in difesa degli studenti del Sud.
Al Quotidiano di Puglia, Alessandro Dell’Erba, presidente della Scuola di Medicina di Bari, definisce la polemica “futile” e assicura che i controlli durante i test sono stati “rigidi e rigorosi” anche negli atenei pugliesi. “I nostri ragazzi avevano una buona preparazione e l’hanno messa in mostra durante il test d’accesso a Medicina”, afferma Dell’Erba.
Dello stesso avviso è Luigi Siculella, coordinatore del corso di Medicina e Chirurgia dell’Università del Salento: “Mi sembra una polemica assurda. I ragazzi del Sud non possono semplicemente aver studiato di più?”. Siculella garantisce che i controlli sono stati particolarmente severi ovunque e smentisce le voci secondo cui sarebbe stato possibile copiare le risposte da internet.
I dati parlano chiaro: secondo un’elaborazione dell’Accademia dei Test, gli atenei con un voto medio maggiore sono quelli di Palermo, Napoli, Salerno e Catania. Subito dietro vi sono le università pugliesi, con Uniba al settimo posto, Unisalento al nono e Foggia al 29esimo.
Nonostante la difesa dei docenti, la nuova modalità del test d’ammissione, con circa 3.500 domande fornite online qualche giorno prima dell’esame, non convince del tutto. Dell’Erba esprime perplessità, pur riconoscendo l’importanza di un metodo che garantisca una scrematura per mantenere il numero chiuso.
Nel frattempo, il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha chiesto informazioni puntuali sulle modalità di svolgimento della prova ai rettori delle università Vanvitelli di Napoli, Federico II di Napoli e Palermo, al centro delle polemiche.