Test di Medicina, Bernini: “Nel 2025 si cambia, al lavoro per la riforma dell’accesso programmato”. Cosa potrebbe cambiare
La Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha annunciato, mercoledì scorso, alla Camera dei Deputati l’avvio della riforma del test di Medicina per il 2025.
Intervenendo in risposta a un’interrogazione parlamentare, la Ministra ha sottolineato il successo dell’ultima edizione del test, che ha consentito di superare le criticità legate ai TOLC e di contrastare il mercato parallelo della formazione.
“Il governo ha avviato fin da subito un lavoro di riforma dell’accesso programmato a Medicina”, ha dichiarato Bernini, spiegando che il nuovo test si baserà su una valutazione delle materie caratterizzanti, superando la logica dei “test da lancio della monetina”. “Il nostro obiettivo è valorizzare gli studenti in base alle loro reali competenze e attitudini”, ha aggiunto.
La riforma prevede un periodo di studi comune ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Medicina Veterinaria e altre aree biomediche. Questo permetterà agli studenti di “reinvestire le conoscenze acquisite in percorsi formativi contigui, senza sprecare tempo e risorse”, ha spiegato la Ministra.
Il nuovo test sarà una “selezione predittiva”, in grado di verificare il possesso delle abilità necessarie per la professione medica. “Si tratta di garantire il diritto allo studio a chi desidera investire le proprie energie in un progetto di vita così impegnativo”, ha sottolineato Bernini. “Non possiamo garantire a tutti un posto di lavoro, ma dobbiamo assicurare a chi è capace la possibilità di ottenerlo. E nel caso dei futuri medici, abbiamo il dovere di formarli al meglio”.
La Ministra ha concluso ribadendo l’impegno del governo a garantire una formazione di alta qualità per i futuri medici, in linea con il fabbisogno del sistema sanitario nazionale. La riforma, che si preannuncia come un importante passo avanti nel sistema di accesso alla formazione medica, mira a selezionare i candidati più promettenti e a garantire un percorso di studi più efficace e rispondente alle esigenze del mondo del lavoro.