Tenta di togliersi la vita a scuola: studentessa salvata da una compagna e un docente

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Una studentessa ha tentato di togliersi la vita all’interno della propria scuola. Secondo una prima ricostruzione, il gesto sarebbe stato motivato da una condizione di disagio prolungato, determinata da ripetute pressioni verbali subite nel corso dei mesi precedenti. La ragazza ha raggiunto la scuola come in una giornata qualunque e ha cercato di lanciarsi dal terzo piano.

Nel momento in cui stava per scavalcare il davanzale di una finestra – racconta La Nazione – una compagna si è accorta della situazione ed è intervenuta. La giovane è riuscita a trattenerla per la maglietta, nonostante parte del corpo della coetanea fosse già al di là della finestra. Ha quindi richiamato l’attenzione gridando aiuto. In pochi istanti, un docente è sopraggiunto e ha collaborato per riportare la ragazza all’interno dell’edificio.

Poco dopo, i carabinieri sono arrivati sul posto per avviare gli accertamenti necessari a ricostruire l’accaduto. Al momento, le indagini sono in corso e si mantiene il massimo riserbo, vista la delicatezza del caso e l’età della studentessa coinvolta. 

Secondo le prime informazioni, il gesto potrebbe essere ricondotto a episodi di bullismo subiti da parte di altri studenti. Le autorità stanno verificando questa circostanza per chiarire eventuali responsabilità e valutare il contesto relazionale all’interno della scuola.

CNDDU: “Nella tragedia un segnale di speranza”

Questo evento, tanto doloroso quanto emblematico, richiama l’attenzione sull’urgenza di un impegno educativo strutturato e sistemico nella lotta contro ogni forma di discriminazione, emarginazione e violenza psicologica tra pari“: lo scrive in una nota il CNDDU.

È fondamentale – aggiunge il Coordinamento – ribadire come la scuola, presidio civile e democratico per eccellenza, abbia il dovere e il potenziale di rappresentare non solo un luogo di apprendimento, ma soprattutto uno spazio sicuro in cui ogni studente possa sentirsi accolto, ascoltato e valorizzato nella propria unicità. In questo tragico episodio c’è però un segno di speranza: l’azione di chi ha avuto il coraggio di intervenire, di non voltarsi dall’altra parte. È da questo segnale che occorre ripartire” conclude.

I dati sul bullismo

Secondo i dati del monitoraggio 2022/2023 della piattaforma ELISA, il 26,9% degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo nei 2-3 mesi precedenti alla rilevazione. Di questi, il 21,5% ha subito episodi in modo occasionale e il 5,4% in modo sistematico.

Nello stesso periodo, l‘8% degli studenti ha riferito di aver subito episodi di cyberbullismo, con il 6,5% in modo occasionale e l’1,5% in modo sistematico.

Il 10,1% degli studenti ha dichiarato di aver subito prepotenze a causa del proprio background etnico, l’8,1% per motivi omofobici e il 7,4% per una propria disabilità.

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