Tempo di nomine, e i docenti pensano già ai punteggi in graduatorie
Lalla – Il problema riguarda i docenti che non hanno potuto rinnovare il contratto nella classe di concorso di pertinenza, dovendo ripiegare su altre per non essere esclusi dal salvaprecari. Ma come verrà conteggiato il punteggio, dato che la scelta è stata obbligata dalla mancanza del posto di lavoro nella classe di lavoro in cui si è sempre insegnato?
Lalla – Il problema riguarda i docenti che non hanno potuto rinnovare il contratto nella classe di concorso di pertinenza, dovendo ripiegare su altre per non essere esclusi dal salvaprecari. Ma come verrà conteggiato il punteggio, dato che la scelta è stata obbligata dalla mancanza del posto di lavoro nella classe di lavoro in cui si è sempre insegnato?
Il problema si era presentato lo scorso anno, a.s. 2009/10, quando già molti docenti avevano dovuto ripiegare su classi di concorso diverse dalla propria, pur di lavorare. Solo a dicembre era intervenuta la nota 19212 in cui si affermava:
"Con l’occasione si evidenzia che, allo scopo di assicurare parità di trattamento in relazione alla valutazione dei servizi prestati nell’a.s. 2009/2010, il personale docente e ATA che non si avvalga
della normativa di cui al D.M. 82/09 e al presente decreto, in quanto occupato per il corrente anno scolastico, può, all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento (docenti e ATA) o delle graduatorie permanenti (ATA) – qualora abbia stipulato contratto di supplenza per classe di concorso, posto o profilo diverso rispetto a quello dell’anno precedente per carenza di posti disponibili – scegliere a quale tra questi attribuire il punteggio."
Pertanto chi non ha potuto stipulare un contratto, per mancanza di posti disponibili, nel posto, classe di concorso o profilo in cui ha insegnato nell’a.s. 2008/09, potrà scegliere in quale classe di concorso dirottare il punteggio derivante dal servizio 2009/10 nella classe di concorso che ritiene più opportuna.
Per l’a.s. 2010/11 i docenti si sono ritrovati a scegliere nuovamente in un vuoto normativo, ci si chiede infatti se la nota è valida anche per le nomine di quest’anno e perchè il chiarimento non è contenuto nel decreto Salvaprecari, quest’anno pubblicato con largo anticipo rispetto alle nomine.
Varie rassicurazioni ci sono pervenute in questo senso sia da ambienti sindacali che da personale del Ministero, ma ad oggi non c’è un chiarimento normativo che tolga ogni dubbio, anche perchè la valutazione dei punteggi in graduatoria, operazione già complessa negli anni precedenti, rischia quest’anno di dover essere trasformata.
Ci auguriamo che il ministero adotti la stessa solerzia che ha avuto nell’applicazione dei tagli, nel dare ai docenti rassicurazioni circa i punteggi.