Tasso di precarietà di docenti e Ata al 25%, se non si abbatte nessun salto di qualità: riprende la battaglia anti-supplentite di Marcello Pacifico confermato segretario confederale Cisal

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“Per salvare la scuola dal baratro organizzativo e per rialzare i livelli di apprendimento bisogna abbattere in fretta l’altissimo tasso di precarietà del personale docente e Ata, ormai quasi al 25%, come nessun altro comparto pubblico”: lo ha dichiarato Marcello Pacifico, appena confermato segretario confederale Cisal, pronto a riprendere le sue battaglie legali e presso le istituzioni per vincere la supplentite. 

“Per salvare la scuola dal baratro organizzativo e per rialzare i livelli di apprendimento bisogna abbattere in fretta l’altissimo tasso di precarietà del personale docente e Ata, ormai quasi al 25%, come nessun altro comparto pubblico”: lo ha dichiarato Marcello Pacifico, appena confermato segretario confederale Cisal, pronto a riprendere le sue battaglie legali e presso le istituzioni per vincere la supplentite.  “Da oggi – ha detto il sindacalista – riprendo il lavoro come segretario confederale Cisal, per il nuovo mandato votato ieri dal Consiglio nazionale, durante il X Congresso, su proposta del segretario generale Francesco Cavallaro che ringrazio per la fiducia: seguirò, in particolare, i problemi del personale del comparto Istruzione e Ricerca, insieme all’Anief e alla rappresentanza in Europa con la Cesi di cui ho assunto dal 2020 la presidenza dell’Accademia”.

“La mia azione – ha specificato Pacifico – partirà dalla Scuola, che ha toccato il suo record storico nonostante dal 2014 sia attiva una procedura di infrazione, ma anche dalla Università, dove esistono soltanto contratti a termini dei ricercatori, come pure dagli Enti di ricerca, per i quali non sono state ancora concluse le procedure di stabilizzazione, e dai Conservatori, che si reggono su un nuovo sistema di assunzioni locali che rischia di lasciare a casa i precari nominati negli anni passati”.

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