Targhe tattili “fatte in casa” per una scuola più inclusiva: l’esperienza in un istituto scolastico nel Veneto

WhatsApp
Telegram

Innovazione e inclusione in una scuola media di Mestre, dove gli studenti hanno progettato e realizzato targhe tattili per identificare le aule. Non semplici scritte in braille, ma vere e proprie mappe sensoriali, con immagini e lettere in rilievo che permettono una lettura aptica.

Un progetto nato dalla collaborazione tra studenti, docenti e l’associazione Isola tour, specializzata in percorsi tattili multisensoriali per ipovedenti e non vedenti. “Abbiamo lavorato sulla chiarezza e sulla semplificazione, per rendere le targhe accessibili a tutti”, spiega al Corriere della Sera una docente. Il progetto, che è diventato anche tesi di un docente di sostegno, Riccardo Belli, è pensato per rimanere e migliorare l’autonomia di studenti con disabilità sensoriali e cognitive.

Un successo per tutti

Le targhe si sono rivelate un successo, non solo per gli studenti ipovedenti, ma anche per chi ha disturbi dello spettro autistico o difficoltà cognitive.  Il progetto ha coinvolto gli studenti in un vero e proprio laboratorio di inclusione, dalla progettazione al taglio laser del compensato per la realizzazione delle targhe. Un’esperienza formativa che ha insegnato il valore del lavoro di gruppo e dell’empatia.  Le targhe sono state testate e approvate dall’Unione Ciechi di Venezia, che ha dedicato una mattinata agli studenti, raccontando la disabilità visiva e aiutandoli a mettersi nei panni di chi non vede. Un’iniziativa che ha trasformato l’inaugurazione delle targhe in una festa per tutta la scuola.

WhatsApp
Telegram

Impara ad usare l’intelligenza artificiale per la didattica e per alleggerire il carico burocratico: ChatGPT e altri strumenti