Tar: non si boccia uno studente nel lockdown, anche se non si impegna

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Non è possibile bocciare uno studente in tempo di lockdown per la “scarsa partecipazione alle attività didattiche in via telematica” e per il “poco impegno” durante i compiti a casa.

E’ la sentenza del Tar del Piemonte che ha accolto il ricorso dei genitori di un alunno di seconda media in provincia di Cuneo.

I giudici hanno seguito le indicazioni dell’ordinanza ministeriale del 16 maggio 2020, sottolineandone il “carattere eccezionale” dettato dalla “sospensione delle lezioni ‘in presenza’ dovuta all’emergenza Covid-19”.

Il rendimento dell’alunno era “peggiorato nel secondo quadrimestre – si legge nella sentenza – a causa della scarsa partecipazione alle attività didattiche in via telematica e del poco impegno nello svolgimento dei compiti a casa”.

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