Tantissimi insegnanti di religione cattolica andranno in pensione da precari, Anief: un’assurdità, vanno assunti in ruolo tutti i vincitori di concorso e bandito presto il riservato

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Diverse migliaia di docenti di religione cattolica sono destinati ad andare in pensione da precari, senza mai essere immessi in ruolo. Non perché non vi siano posti vacanti, ma per pura ritrosia di chi governa la scuola che preferisce avere oltre 10 mila supplenti l’anno della disciplina piuttosto che stabilizzarli come vorrebbe il buon senso e come chiede la Commissione europea da tempo.

A fronte di una disponibilità enorme di cattedre libere, ben 7.313, in vista dell’anno scolastico 2023/2024 il ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato che entreranno in ruolo appena 129 candidati inseriti nelle graduatorie di merito del vecchio concorso del 2004. Anief chiede anche con urgenza il bando riservato per i docenti precari di religione cattolica.

Il presidente Anief, Marcello Pacifico, ricorda che “esiste una sentenza della Corte di Giustizia Europea proprio sugli insegnanti di religione cattolica, come pure tante della Cassazione, che si pone contro questo abuso gratuito dei contratti a termine. Come Anief è inevitabile continuare a proporre ricorsi, al fine di ottenere la stabilizzazione e il risarcimento del danno per la mancata immissione in ruolo di migliaia di docenti dopo anche decenni di supplenze. Inoltre, ci apprestiamo a denunciare alla Commissione europea quest’ultimo abuso e nella prossima Legge di bilancio cercheremo di trovare una soluzione al problema annoso”.

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