Taglio organici docenti e ATA, l’opposizione attacca. Il Ministero chiarisce: “Misura transitoria. Dotazione complessiva non sarà intaccata”
Taglio organici docenti e ATA dal prossimo anno scolastico: il comma 7 dell’articolo 110 della bozza della legge di Bilancio 2025 ha messo in allarme personale e opposizione. Ma il Ministero dell’istruzione e del merito, con una nota pubblicata nella serata del 23 ottobre, ha fatto chiarezza.
“A decorrere dall’anno scolastico 2025/2026 la dotazione organica complessiva di cui all’articolo 1, commi 64 e 65, della legge 13 luglio 2015, n. 107, è ridotta di 5.660 posti dell’organico dell’autonomia”: si legge nella bozza.
E ancora: “[…] si procede alla revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, in modo da conseguire, a decorrere dall’anno scolastico 2025/2026 una riduzione nel numero dei posti pari a 2.174 unità“.
Opposizione: “Solo tagli”
In totale un taglio di quasi 8.000 posti che ha scosso l’opposizione. “Siamo molto preoccupati per il taglio agli organici della scuola previsto in legge di bilancio. Altro che investimenti sull’istruzione e la tanto sbandierata valorizzazione del personale. Solo tagli lineari scritti nero su bianco” commenta Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Partito democratico. Dello stesso avviso anche la segretaria generale dem, Elly Schlein.
“Un taglio mai visto dall’epoca dei governi di destra (Tremonti-Gelmini)”: aggiunge Simona Malpezzi, senatrice Pd.
“Anche nel settore scolastico – attacca Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem – il governo Meloni deve intestarsi un risultato storico, quello di essere il primo esecutivo dai tempi della Gelmini a tagliare il personale scolastico, dopo le assunzioni degli ultimi dieci anni”.
“L’ennesimo colpo letale inferto alla scuola. In Parlamento e fuori ci batteremo con ogni forza contro questo scempio”, promette il capogruppo M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso.
“La scuola rappresenta l’asse portante della società. Ogni riduzione dei fondi a questo settore non è solo una sottrazione di risorse, ma un attacco diretto al diritto all’istruzione e al futuro dei giovani” sottolinea la deputata M5S Daniela Morfino.
Ministero chiarisce: “Misura transitoria”
Una misura transitoria ha chiarito il MIM in una nota in cui elenca le misure previste per la scuola nella Manovra 2025:
“Con riguardo al presunto taglio degli organici di 5.660 docenti e di 2.174 unità di personale ATA, si precisa che, come si evince, chiaramente, dalla tabella allegata alla legge di bilancio, si tratta di una misura transitoria di riduzione del turn over che non intacca la dotazione complessiva dell’organico, anche in ragione delle assunzioni che si faranno sul sostegno” ha scritto il Ministero.
“Nel corso dell’iter di approvazione del provvedimento si avrà l’occasione per precisare la temporaneità della misura”.