Tagli per pagare 80 euro: scuole chiudono il Sabato, mentre Governo vuole aprire anche d’estate

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red – Al  Governo si riflette sulla possibilità di tenere le scuole aperte tutto il giorno (fino alle 22) e anche d’estate (agosto escluso), ma le amministrazioni locali, a causa dei tagli, chiedono di chiudere il sabato.

red – Al  Governo si riflette sulla possibilità di tenere le scuole aperte tutto il giorno (fino alle 22) e anche d’estate (agosto escluso), ma le amministrazioni locali, a causa dei tagli, chiedono di chiudere il sabato.

Ne avevamo dato già notizia, quando la provincia di Genova ha chiesto alle scuole la chiusura delle scuole il sabato a causa di problemi finanziari.

Perché chiudere una scuola per un giorno vuol dire risparmiare in trasporto, bollette e personale. Così, il quotidiano "La Nazione" ha stimato che in una piccola città come Siena, solo in trasporto, si risparmiano circa 50mila euro.

La Provincia di Pavia ha fatto sapere che il risparmio totale annuo per un giorno di chiusura in più a settimana delle scuole superiori si aggira intorno al mezzo milione di euro. L’assessore Milena D’Imperi, ha così dichiarato ad "Altri mondi", della Gazzetta dello Sport: "il decreto 66 varato dal Governo per le coperture degli 80 euro, e ora divenuto legge, impone alla Provincia di restituire allo Stato 3,5 milioni di euro. Tecnicamente non siamo alla presenza di tagli diretti alla scuola ma, di fatto, siamo chiamati a risparmiare su una serie di voci tra cui le utenze, cioè i costi di riscaldamento e luce, e sui trasporti di collegamento con le palestre".

Stesso ragionamento anche da parte dei Comuni, che già da qualche anno spingono le scuole a scegliere per la settimana corta. Anche qui il risparmio è considerevole. Ad esempio, la città di Genova ha calcolato  milione di euro di spese ridotte.

Si tratta di soluzioni che mirano ad un esclusivo risparmio, non certo ad una esigenza didattica. La domanda che ci poniamo è se questa sia una soluzione valida anche ai fini dell’apprendimento. Potremmo rispondere come ha fatto una mamma durante il Consiglio d’istituto di una scuola del Sud discutendo dell’opportunità di chiudere il Sabato: "non si sta proponendo un giorno di vacanza in più, ma un giorno di scuola in meno".

Certo è che se al Governo vogliono rendere credibile la questione dell’estensione dell’orario di apertura delle scuole, devono rivedere qualcosina.

Sulla questione è intervenuto Pacifico, presidente ANIEF: "la necessità di far quadrare i conti pubblici limando le spese scolastiche va a cozzare con le esigenze delle famiglie italiane, nelle quali oggi lavorano sempre più entrambi i genitori. Ora, se è vero che la maggior parte dei lavoratori ha il sabato libero, è altrettanto vero che milioni di famiglie avrebbero non pochi problemi a lasciare a casa dei bambini 33 giorni in più durante l’anno scolastico: sarebbe un dazio non indifferente. La verità è che con la settimana corta imposta si incide pesantemente sugli stili di vita dei cittadini, senza nemmeno aver pensato ad interpellarli".

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