Tagli ai docenti di sostegno, a Genova la protesta di famiglie e insegnanti: “Se ci tagliano il futuro noi blocchiamo la città”
“Se ci tagliano il futuro noi blocchiamo la città”. È con questo slogan che docenti e famiglie hanno dato vita ad un presidio davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale di Genova. La protesta, organizzata dal “Collettivo docenti di sostegno” e dal “Comitato famiglie senza cure”, denuncia la mancanza di stabilità per gli insegnanti di sostegno e la conseguente incertezza per gli studenti con disabilità.
Al centro della mobilitazione, la richiesta di una stabilizzazione del personale docente, che a oggi non è garantita. Una situazione che, spiegano i manifestanti, mette in forte difficoltà sia gli insegnanti, costretti a continui spostamenti e cambi di ruolo, sia i ragazzi, privati della continuità didattica e relazionale fondamentale per il loro percorso di apprendimento e di crescita.
Particolarmente contestata è la decisione di riconoscere, ai fini dell’abilitazione all’insegnamento di sostegno, anche i corsi svolti online. Una scelta che, secondo docenti e famiglie, mina la qualità dell’insegnamento e non garantisce la preparazione adeguata per affrontare le complesse esigenze degli studenti con disabilità.
La protesta, partita da Genova, potrebbe presto estendersi a livello nazionale. “Verremo a Roma”, ha dichiarato, a La Repubblica, Marco Macrì del “Comitato famiglie senza cure”, annunciando una possibile mobilitazione nella capitale per portare la questione all’attenzione del Ministero dell’Istruzione.
La richiesta è chiara: garantire un futuro stabile e di qualità all’insegnamento di sostegno, nell’interesse degli studenti più fragili e del diritto allo studio di tutti.