Supplenze, vale la pena inviare MAD domanda di messa a diposizione anche per classe di concorso “satura”?

MAD domanda di messa a disposizione: vale la pena inviarla anche senza un riscontro immediato, perché magari la classe di concorso per cui ci si propone non è tra quelle per le quali in questi ultimi mesi è emersa maggiore disponibilità? La risposta è indubbiamente e inequivocabilmente affermativa, per numerosi motivi.
Un nostro lettore chiede
Supplenze, ha senso mandare la MAD domanda di messa a disposizione anche se insegno su classe di concorso con pochi posti vuoti?
ha senso mandare le mad? intendo dire, ci sono reali esigenze di supplenti di queste discipline oppure no? E se si, dove è possibile verificare dove e quando cercano supplenti in tal senso?
Potrebbe apparire un controsenso, ma per noi la risposta rimane affermativa. Non è possibile conoscere in astratto la situazione delle singole classi di concorso, che potrebbe dipendere anche da situazioni contingenti come malattie e gravidanze, pertanto se l’insegnamento è l’obiettivo, si inviano le domande e si attende.
D’altronde capita spesso che le scuole – purtroppo – chiamino anche docenti che non hanno le competenze richieste per la classe di concorso specifica, perchè non sono riusciti a trovare personale in possesso del titolo. E quindi bisogna assumere non solo fuori graduatoria, ma anche senza il titolo adeguato.
E ancora, spesso è necessario chiamare docenti senza titolo di specializzazione per le supplenze su posto di sostegno, per cui anche in questo caso non è vi corrispondenza con il profilo richiesto.
Necessari i 24 CFU per la MAD?
Dal momento che i 24 CFU in materie psicopedagogiche e metodologie didattiche di cui al dm 616/2017 costituiscono al momento il titolo di accesso alle graduatorie, esserne in possesso potrebbe essere un lasciapassare rispetto al collega che non li ha conseguiti. Nelle domande di messa a disposizione, a parte la precedenza assicurata a docenti abilitati o in possesso di specializzazione sostegno, sono i Dirigenti Scolastici a stabilire i criteri di selezione delle domande di messa a disposizione. E sicuramente più il curriculum è adatto all’insegnamento, maggiori saranno le possibilità di assunzione.
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