Supplenze straordinarie di docenti: il lockdown non è una giusta causa di licenziamento. Lettera

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Inviato da Mara Pieroni – In riferimento alle proposte di supplenze straordinarie da interrompere per giusta causa se ci fosse una nuova chiusura della scuola per pericolo di pandemia non è stato chiarito se potranno essere considerate come le altre tipologie di supplenze, ossia se faranno punteggio, ecc.

La domanda non è tendenziosa poiché come contratto di supplenza sarà già una supplenza un po’ atipica. Come si fa a considerare giusta causa per il licenziamento quella prevista per docenti assunti per supportare le istituzioni scolastiche in questa fase più unica che rara nella storia della scuola nazionale ? Al contrario, dovrebbero a maggior ragione rimanere per supportare i docenti alle prese con la Dad, così come era avvenuto lo scorso anno nel momento in cui sono rientrati i docenti titolari assenti e i supplenti hanno continuato a supportare la didattica on line.

A volte mi chiedo se sia lo stress per la situazione contingente oppure il caldo a dare alla testa, quando si propongono certe idee, che tra l’altro sono da scartare nel momento stesso in cui arrivano come un corto circuito cerebrale. Chi consiglia i politici credo non sappia nulla del mondo della scuola. Non sa che i docenti hanno perso la cognizione del tempo con la Dad durante il lockdown.

Io personalmente ho stentano più volte a distinguere la vita privata dal ruolo pubblico di docente: studenti che inviavano i compiti alle tre di notte … e se sei sveglio perché sei preoccupato per qualcosa, non ti viene voglia di correggerglieli per distrarti e rinviarli tutti corretti alle tre e mezza?

E poi subito il dubbio di fare una figuraccia con lo studente o con i genitori che potrebbero vedere l’orario di invio in piattaforma e pensare che tu scambi il giorno con la notte come gli adolescenti sempre connessi, e relativi dubbi sulla bontà della correzione e del voto espresso a causa proprio dell’orario quantomeno bislacco.

E questo è solo uno dei casi, nemmeno il più strano di una vita da definire spericolata, citando Vasco Rossi.

I supplenti straordinari non andrebbero licenziati perché potrebbero fare la differenza, se i titolari e gli altri docenti precari sapranno collaborare con loro in modo adeguato.

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