Supplenze, perché ancora scuole senza insegnanti di sostegno? Tante le rinunce, a Milano 3.000 docenti convocati per assegnare solo 250 cattedre
Di
“112.000 domande, 4.000 correzioni e oltre 11.000 nomine: venerdì scorso abbiamo completato le operazioni di nomina dalle GPS di nostra competenza. Un lavoro enorme che abbiamo svolto con grande professionalità nonostante il clima creato da qualcuno per colpire strumentalmente l’Ufficio scolastico di Milano e la Lombardia. La risposta è stata efficace: siamo stati ancora una volta tra i primi in Italia in rapporto ai numeri significativi da gestire.” Così Marco Bussetti, Dirigente dell’ufficio Scolastico di Milano commenta la chiusura della prima fase di nomine.
Valutazione delle domande, pubblicazione GPS e assegnazione delle supplenze che a Milano è stata accompagnata da numerose polemiche.
Ma il “giro delle supplenze” non si conclude qui.
Perché alcune scuole sono ancora senza insegnanti?
“Perché alcune scuole sono ancora senza insegnanti? – prosegue il Dirigente Bussetti – Numerosi docenti hanno rinunciato o si sono dichiarati assenti. Sul sostegno, per esempio, abbiamo assegnato 250 cattedre dopo aver convocato 3.000 persone, un rapporto che da solo fa capire il lavoro che c’è dietro una nomina. Purtroppo restano ancora scoperte 700 cattedre per i nostri ragazzi più fragili.”
Si tratta della stessa situazione già messa in evidenza qualche settimana fa dal Dirigente Versari per l’Emilia Romagna: ” Siamo arrivati a più di 115.000 persone convocate per nominare circa 15.000 supplenti”