Supplenze: o convocazioni in presenza o turno unico per le nomine. I docenti “scartati” dall’algoritmo protestano

Si protesta a Matera, Firenze, Roma, Napoli. Le supplenze al 31 agosto e 30 giugno 2023 sono state assegnate ma il metodo utilizzato lascia molti dubbi sul corretto andamento delle nomine tanto da indurre ancora una volta i sindacati FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA a richiedere ulteriori chiarimenti al Ministero.
L’algoritmo non è impazzito, ma ci sono state delle variabili che hanno minato il funzionamento corretto: fino a quattro turni di nomina, disponibilità pubblicate a metà settembre e docenti già scartati al primo turno.
Impossibile da accettare per i docenti precari, che protestano
Questa la mail dei docenti di Firenze
“Ogni anno noi insegnanti precari, in migliaia, attendiamo la nomina per le supplenze, nomina espletata attraverso un sistema informatico impostato in base ai dettami dell’Ordinanza Ministeriale.
L’algoritmo che provvede ad assegnare le cattedre lavora abbinando le posizioni dei docenti inseriti nelle graduatorie provinciali (GPS) alle sedi scelte dai docenti stessi, incrociando il punteggio di ogni docente con le supplenze disponibili nei vari istituti scolastici.
I problemi nascono spesso già prima delle assegnazioni, in quanto alcuni docenti non trovano corrispondenza fra il punteggio maturato e quello effettivamente pubblicato in GPS dall’Ufficio Scolastico di appartenenza; tali errori non sempre vengono corretti e si ripercuotono in sede di assegnazione (a beneficio di qualche furbo ed a danno di chi lavora correttamente). Oltre alle correzioni assenti, accade che non ci sia verifica di titoli da parte dell’USP né degli istituti in cui il personale prende servizio su supplenza e che ci si trovi scavalcati da chi non avrebbe diritto ad una supplenza.
Non sempre, inoltre, l’USP provvede a rispondere ai chiarimenti richiesti via mail dai docenti.
Il sistema di assegnazione delle supplenze, come detto sopra, è impostato in modo da abbinare le preferenze delle scuole scelte ai docenti, lavorando in base al punteggio in graduatoria ed ai posti disponibili per le supplenze.
I docenti però non hanno contezza di quanti siano le disponibilità effettive in ogni istituto, in quanto vengono pubblicate insieme alle assegnazioni o comunque successivamente alla scelta delle proprie preferenze, e già questo non riflette trasparenza nel sistema: l’espressione delle proprie preferenze avviene al buio.
Questo, con le assegnazioni in presenza, non sarebbe potuto avvenire.
Inoltre il sistema, effettuato un primo turno in base alle prime disponibilità, non tiene conto del fatto che ci saranno nuove disponibili supplenze (per vari motivi, ad esempio rinunce) in scuole di preferenza di docenti non “abbinati” attraverso il primo turno, perché riparte a calcolare le assegnazioni dall’ultima posizione per cui ha lavorato in precedenza. La conseguenza è che docenti con punteggi maggiori si vedono “scavalcate” da colleghe che occupano posizioni minori in graduatoria.
Questo, con le assegnazioni in presenza, non sarebbe potuto accadere.
Chiediamo più trasparenza da parte degli Uffici Scolastici e del Ministero dell’Istruzione.
Chiediamo assegnazioni in presenza oppure un sistema trasparente e corretto.
SIAMO STANCHE DI TUTTO CIÒ SIAMO PRONTE A FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE (questa email verrà inviata ovunque giornali TV internet finché questo abuso non finirà)
In fede ”
Questa la situazione a Matera, secondo quanto ci scrive una docente
“[…] l’AT di Matera non rimuove queste ultime dalle disponibilità e il famigerato algoritmo usato per le GPS, assegna le cattedre già date ai ruoli tramite Concorso Ordinario ai
supplenti di II Fascia”
Ma lo stesso è accaduto anche per i docenti del concorso straordinario bis, le cui nomine sono avvenute a ridosso del giro dell’algoritmo.
E ancora, le graduatorie GPS sono corrette? Quante delle nomine dovranno essere riviste dai Dirigenti Scolastici?
In questo caso però i tempi si prospettano lunghi. L’Ufficio Scolastico di Milano ha dato come termine ultimo la data del 12 novembre, quindi ben due mesi di tempo.
E nel frattempo?
Si ragiona sul prossimo anno scolastico. L’OM n. 112 del 6 maggio 2022 ha validità biennale e nel frattempo dovrebbe essere pubblicato il nuovo Regolamento, ma la richieta unanime è: convocazioni in presenza ma soprattutto algoritmo tarato su tutte le disponibilità possibili.
Anche di questi argomenti parleremo oggi nel question time con Roberta Vannini (UIL Scuola) alle 14.30