Supplenze, mancano ancora insegnanti di sostegno. Le proteste dei sindacati

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Già quasi un mese di lezioni e ancora i problemi legati al sostegno non trovano risposta. Come in Liguria, dove la situazione è veramente difficile.

Speriamo che l’Ufficio Scolastico Regionale conceda ulteriori deroghe, perché la situazione degli insegnanti di sostegno continua a essere molto critica“, dice a La Repubblica Davide D’Ambrosio, segretario generale di Uil Scuola per la Liguria, seguito su questo fronte anche dalle altre sigle sindacali confederali.

Nella Regione a fronte di un calo complessivo degli studenti in ogni ordine e grado (1793 in meno), c’è un aumento di 486 unità di persone destinatarie dei provvedimenti ex lege 104, quindi ragazze e ragazzi che vanno a scuola sono in calo, ma più fragili.

“Ancora negli ultimi giorni ne sono stati nominati una cinquantina – racconta Alessandro Clavarino, provveditore per le province di Genova e di Savona – mentre adesso abbiamo restituito i posti alle scuole, nel senso che potranno optare per nomine dirette o dalle graduatorie d’istituto o dalle cosiddette Mad, le messe a disposizione. Questo per quanto riguarda le scuole materne e le scuole elementari. Quanto alle superiori, faremo ancora un paio di giri e poi pure qui lasceremo il campo libero alle singole scuole. C’è da dire che molti insegnanti incaricati rinunciano, quindi la ricerca diventa ancora più difficile”.

Ma i sindacati non sono tranquilli: “Chiederemo un incontro per i prossimi giorni – afferma Claudio Croci, segretario generale di Cgil Scuola per la Liguria – con l’obiettivo di affrontare sia la questione degli insegnanti di sostegno che quella dei supplenti e del personale Ata. Con la scadenza dei contratti Covid, è stato un percorso nettamente in salita” .

“Il personale Ata viene stabilito in base al numero degli alunni, mentre dovrebbe essere stabilito in base al numero dei plessi, perché davvero ci troviamo sempre nelle condizioni in cui certe scuole rischiano di non aprire se manca una persona. La situazione sta andando normalizzandosi, ma restano parecchi fronti aperti”, spiega Monica Capra, segretario generale di Cisl Scuola per la Liguria

Non c’è la gravità dello scorso anno, “però i problemi ci sono e vanno risolti”, insiste D’Ambrosio, mentre dal punto di vista sanitario “ci preoccupa la risalita dei contagi – aggiunge Monica Capra – anche se un po’ ce lo aspettavamo, visto che si va a scuola senza mascherina e sono praticamente decadute tutte le regole legate al distanziamento”.

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