Supplenze Gps, la mancata riconvocazione sarebbe incostituzionale. Lettera

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Inviata da Salvatore Casciaro – Lettera aperta al Ministero dell’Istruzione e ai sindacati degli insegnanti sulle nomine informatizzate per il conferimento delle supplenze:

Vorrei condividere principalmente con il Ministro Bianchi e i suoi collaboratori quanto segue in merito al tema della riconvocazione degli aspiranti non soddisfatti al primo turno di nomina per mancanza di disponibilità:

  • La mancata riconvocazione sarebbe incostituzionale, in quanto è palesemente in violazione del principio di uguaglianza per il quale situazioni uguali vanno trattate in modo uguale e situazioni ragionevolmente diverse in modo differente: non è egualitario aggiudicare una supplenza annuale ad un supplente in GPS senza aver riconvocato i supplenti in GAE che al turno precedente non erano soddisfatti per mancanza di disponibilità (non certo imputabile agli insegnanti);
  • La mancanza di disponibilità al primo turno di nomina è fisiologica, in quanto la principale numerosità di supplenze emerge solo dopo i primi giorni di scuola e questo dipende anche dai diritti degli insegnanti (che non possono venir meno) e dai tempi di gestione delle pratiche (è evidente soprattutto nelle province più grandi), non solo dall’inefficienza delle segreterie scolastiche, come forse ritiene il Ministero dell’Istruzione… infatti i proclami del MIUR sull’avvenuta copertura dei posti a settembre 2021 sono errati per le grandi province ed anche dove tale obiettivo è stato raggiunto è assurdo pensare che lo sia stato a discapito degli Insegnanti precari che si sono guadagnati il diritto di lavorare dopo anni e anni di precariato… al contrario il MI dovrebbe cercare di mettere in piedi un meccanismo MERITOCRATICO in grado di gestire una situazione di gestione di disponibilità dinamica e non statica;
  • Nelle grandi province gli insegnanti si trovano a valutare le proprie scelte in relazione anche alla notevole distanza di alcune scuole dalla loro abitazione, valutando i rischi alla propria sicurezza nelle lunghe percorrenze in auto, soprattutto in province dove i trasporti non garantiscono collegamenti ottimali (per esempio nella Provincia di Roma). Pertanto se un insegnante sceglie le scuole di un comune ad oltre 100km dal centro della Provincia, è probabilmente perché abita lì vicino… pertanto non risulta rispettoso non riconvocare ai turni successivi le migliaia di insegnanti in GAE che non avevano effettuato una scelta per ragioni di sicurezza.

Questi sono solo alcuni dei punti che il Ministero dell’Istruzione sembra totalmente ignorare nella bozza di OM proposta, spero che i sindacati saranno in grado di rappresentare gli insegnanti precari delle grandi province e che faranno ben capire questi delicatissimi temi al Ministero.

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