Supplenze GaE GPS 24/25: se si ottiene scuola con più plessi, non si sa dove si lavorerà. Sanzione in caso di rifiuto

Il docente, che ottiene una supplenza in una scuola con più plessi, anche in comune diverso, non sceglie in quale insegnare ma sarà il dirigente ad assegnarlo ad uno di essi. Sanzioni in caso si rifiuti la supplenza.

Quesito

“Nel caso in cui un Istituto Comprensivo abbia plessi dislocati in Comuni diversi ed io non voglia lavorare esclusivamente in uno di questi, qualora io indichi tra le preferenze tutti i Comuni dell’ Istituto Comprensivo tranne il Comune in oggetto, c’è la possibilità che la Dirigente mi assegni ugualmente al plesso di tale Comune? Se si, posso rinunciare senza avere conseguenze?” Sperando di essere stata chiara nell’esporre il quesito, porgo distinti saluti e ringrazio sin d’ora per l’attenzione.

Rispondiamo alla lettrice che se ottiene la supplenza nell’I.C. in questione, sebbene non abbia indicato il comune in cui è ubicato uno dei plessi dello stesso istituto, vi può andare a finire comunque. Infatti, a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 107/2015 (art.1/5) è stato introdotto il cosiddetto organico dell’autonomia per l’intera istituzione scolastica, comprendente tutti i plessi dell’istituto, ivi compresi quelli ubicati in comuni diversi dalla sede di organico. Quindi si ha un solo organico comprendente i vari plessi e i docenti da assegnare agli stessi. Pertanto, se ottenesse l’Istituto compressivo in questione, la lettrice potrebbe andare a finire nel comune non desiderato. Ricordiamo che l’assegnazione dei docenti ai plessi è di competenza del dirigente scolastico, che procede al riguardo tenuto conto dei criteri generali deliberati dal consiglio di istituto e delle proposte del collegio dei docenti avanzate sulla base dei predetti criteri. Qualora, poi, l’assegnazione riguardi un plesso ubicato in un comune diverso dalla sede di organico, il dirigente deve tener conto anche di quanto previsto dall’art. 3/5 del CCNI 2022/25 e procedere quindi all’assegnazione in parola:

• sulla base dei criteri generali deliberati dal Consiglio di Istituto e delle proposte del Collegio docenti;
• salvaguardando la continuità didattica;
• sulla base del criterio del maggior punteggio nella graduatoria interna di istituto;
• tenuto conto delle modalità e dei criteri definiti in contrattazione di istituto;
• salvaguardando le precedenze di cui all’articolo 13 del CCNI 2022/25 sulla mobilità.

Come si può notare, il CCNI fa riferimento al personale docente di ruolo, parlando di maggior punteggio nella graduatoria interna di istituto ove sono inclusi i soli docenti di ruolo e titolari nella scuola, nonché di continuità didattica. Nel caso specifico, bisognerebbe andare a verificare i criteri deliberati dal consiglio di istituto nonché nella contrattazione di istituto, per capire come procede la scuola in questione in riferimento ai supplenti al 30/06 e al 31/08.

In caso di rifiuto della supplenza, infine, considerato che non è prevista la mancata applicazione della sanzione perché non si vuole lavorare in un determinato comune, ai sensi dell’articolo 14, comma 1, lettera a) dell’OM n. 88/2024, la lettrice non potrà ottenere supplenze al 30 giugno e al 31 agosto da GaE e GPS, nonché da GI in caso di esaurimento delle predette graduatorie, per tutte le classi di concorso e posti di insegnamento di ogni grado d’istruzione cui abbia titolo, per l’anno scolastico di riferimento. In  caso di abbandono del servizio (quindi accetto la supplenza, prendo servizio e poi lascio l’incarico, magari quando so il plesso cui sono stato assegnato), invece, la lettrice non potrà ottenere supplenze al 30 giugno e al 31 agosto da GaE e GPS, nonché da GI in caso di esaurimento delle predette graduatorie per tutte le classi di concorso e tipologie di posto di ogni grado di istruzione per l’intero periodo di vigenza delle graduatorie medesime (quindi per l’intero biennio 2024/25 e 2025/26).

Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali)

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