Supplenze fino ad avente diritto: colleghi, non accettiamole, per non essere complici di una situazione disastrosa. Lettera

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inviata da Carlo Andreoli – Sono un docente precario e ad anno scolastico già avviato sono ancora in attesa, insieme ai miei colleghi, di conoscere la “reale” posizione in graduatoria definitiva e aspettare, come ogni anno, una nuova convocazione a tempo determinato.

La provincia di Milano, come tante altre, è in ritardo con le operazioni di nomina (le nuove GPS provvisorie sono state pubblicate in ritardo e attendiamo quindi, se il buon cielo vorrà, le definitive).

In considerazione dell’evidente emergenza “docenti precari” che sta costringendo numerose scuole allo svolgimento delle lezioni con orario ridotto, i Presidi stanno ben pensando per oltrepassare il problema a convocare docenti con contratti “fino avente diritto” (tanto qualcuno abboccherà) con la clausola di risoluzione qualora sia individuato un nuovo avente titolo dalle nuove GPS, quindi un docente nominato al solo fine di “accaparrarsi” del personale con  funzioni da babysitter per qualche giorno.

Orbene, il buon senso e l’etica morale (se mai fossero esistiti), doveva certamente indurre i Presidi ad opporsi e protestare sollecitando chi di competenza per ottenere le nomine definitive e non convocare insegnanti come tappabuchi temporanei, NON E’ CORRETTO nei confronti dei docenti, del personale amministrativo, delle famiglie e soprattutto degli alunni assistere a questo vergognoso girotondo!

Infine ai miei colleghi precari, oltre che un imbocca al lupo, non mi resta che dire: NON ACCETTATE contratti fino avente diritto (art. 41, comma 1, del contratto CCNL del 2018) NON SIATE COMPLICI di questa disastrosa situazione che il governo e soprattutto i sindacati (momentaneamente scomparsi) stanno vergognosamente appoggiando! Altro che tutti in cattedra dal 14 settembre! Saluti

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