Supplenze docenti da interpello: scuole indicano titoli necessari. Ma se non arriva nessuno…

Gli aspiranti non in possesso del titolo di studio d’accesso possono candidarsi agli interpelli, tuttavia le scuole assegnano la supplenza secondo un ordine ben preciso.
Supplenze tutte brevi
Chiusa la fase degli incarichi al 30/06 e al 31/08, l’assegnazione delle supplenze avviene solo dalle graduatorie di istituto, utilizzate prevalentemente per le supplenze brevi. Infatti, anche le supplenze su posti vacanti e disponibili, resisi tali dopo il 31/12, sono considerate brevi e quindi assegnate dalle suddette graduatorie. Spesso, però, le medesime graduatorie di istituto sono esaurite per cui le scuole sono costrette, soprattutto per determinati gradi di istruzione (primaria e infanzia) e tipologie di posto (sostegno), a ricorrere agli interpelli.
Interpelli
Secondo le disposizioni di cui all’art. 13/23 dell’OM n. 88/2024 e le indicazioni del MIM fornite con l’annuale nota sulle supplenze, si ricorre agli interpelli (come sopra accennato) nel caso in cui non sia possibile assegnare una supplenza dalle graduatorie di istituto, nemmeno da quelle delle scuole viciniori.
L’interpello, pubblicato sul sito della scuola e inviato in copia all’ATP di riferimento che a sua volta lo pubblica in una sezione del sito dedicata, è finalizzato ad assegnare la supplenza ad aspiranti forniti di abilitazione, nel caso di posti comuni, o specializzazione nel caso di posti di sostegno. In subordine, la supplenza è assegnata a personale fornito del titolo di studio d’accesso.
Possono partecipare agli interpelli pubblicati dalle scuole anche i docenti inclusi in GaE/GPS/GI, purché non siano stati destinatari di proposta di nomina a tempo determinato (quindi non vi possono partecipare anche in caso di rifiuto della proposta di nomina).
I docenti che accettano la supplenza tramite interpello sono soggetti ai medesimi vincoli e criteri previsti dall’OM n. 88/24, comprese le sanzioni di cui all’art. 14 della stessa ordinanza.
Come si legge nella succitata nota, negli interpelli le scuole devono indicare, tra le altre cose, anche i titoli di accesso necessari: abilitazione/specializzazione sul sostegno e, in subordine, titoli di studio che danno accesso alla seconda fascia delle GPS;
Riguardo ai titoli, evidenziamo che, nel corso del corrente anno scolastico, soprattutto per la scuola dell’infanzia e primaria, sono stati pubblicati interpelli in cui, oltre alla specifica abilitazione e/o specializzazione nonché l’iscrizione al corso di laurea in SFP, sono stati richiesti titoli “affini”, a causa della carenza di docenti. Naturalmente, le supplenze sono state assegnate seguendo il suddetto ordine. Ne abbiamo parlato in Supplenze 2024/25 da Interpello: priorità a docenti abilitati e specializzati, poi docenti con titoli “affini”. Quali sono?
Candidatura senza titolo d’accesso
Diversi aspiranti chiedono se ci si possa candidare ad un interpello senza titolo d’accesso. E’ chiaro che nulla vieta di farlo, tuttavia sta alla scuola tenerlo o meno in considerazione, anche alla luce di quanto richiesto e delle possibilità di assegnare la supplenza tramite l’interpello medesimo. Certo è che la scuola è tenuta ad assegnare la supplenza ai docenti abilitati/specializzati e, in subordine, a quelli in possesso del titolo di studio d’accesso.
In mancanza di docenti abilitati/specializzati e con titolo di studio d’accesso, le scuole hanno stabilito specifici criteri. Ad esempio, come detto sopra, alcune scuole richiedono anche titoli di studio affini. Sicuramente non sarà possibile assegnare una supplenza di matematica ad un docente laureato in lettere mentre sarà possibile, ad esempio, assegnare un supplenza su sostegno nella secondaria di primo grado ad un docente in possesso del titolo d’accesso ad una delle classi di concorso del medesimo grado.
Supplenza senza titolo e punteggio
Se da un lato, dunque, è possibile (in determinati casi) ottenere una supplenza senza il previsto titolo di studio d’accesso, dall’altro il problema è punteggio che si matura.
Infatti, il servizio può essere valutato, sia come aspecifico che come specifico, nel solo caso in cui sia prestato con il previsto titolo di studio d’accesso. Es.: docente con titolo di studio d’accesso ad una classe di concorso della secondaria; accetta una supplenza nella scuola primaria/infanzia; non potrà avere valutato il servizio svolto nella secondaria a meno che non consegua il titolo d’accesso all’infanzia/primaria entro il termine di presentazione delle domande di aggiornamento delle graduatorie.
Al riguardo leggi: Supplenze: anche il docente senza titolo si può candidare all’interpello ma il problema è il punteggio
Quesito 1
Avevo necessità di sapere se con la maturità classica posso candidarmi agli interpelli per insegnare alla primaria o alla scuola dell’infanzia. Posso candidarmi per il sostegno? Oppure per il posto comune?
Come detto sopra, è possibile anche se la scuola richiede titoli affini diversi da quello posseduto. Sarà poi la scuola a valutare o meno la candidatura, fermo restando quanto detto sopra in merito all’ordine di assegnazione della supplenza e alla maturazione del punteggio.
Quesito 2
E’ possibile candidarsi per un interpello senza titolo per l’insegnamento?
Vedasi risposta precedente.
Le risposte ai quesiti
È possibile richiedere consulenza all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale).
Corsi
La verifica finale del PEI: la sezione 11. Il webinar di giorno 29 aprile
Concorso DSGA, prova orale: 10 webinar, 25 ore di lezione, casi operativi e modelli documentali + TIC + Inglese. Preparati con noi
Orizzonte Scuola PLUS
Inserimento negli elenchi aggiuntivi della prima fascia GPS 2025/26, consulenza personalizzata. Posti limitati, prenota
La sicurezza digitale a scuola, misure operative e buone pratiche: video. Come averlo grauitamente
Invia il tuo quesito a [email protected]
Le domande e le risposte saranno rese pubbliche, non si accettano richieste di anonimato o di consulenza
privata.