Supplenze docenti 2023, il secondo bollettino riparte da due posizioni (ultimo nominato e ultimo nominato riservisti), più completamenti spezzoni

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Supplenze docenti anno scolastico 2023/24: come funziona il secondo bollettino di nomina, tanto atteso da chi non ha ricevuto l’incarico al primo turno e non sa se essere considerato rinunciatario e perchè. Vediamo come funziona.

Quali cattedre sono utilizzate per il secondo turno di nomine

Ce lo spiegano alcuni Uffici Scolastici

  1. rinunce al conferimento di incarico a tempo determinato
  2. rinunce alle immissioni in ruolo da graduatoria di merito
  3. accoglimento di domande di assegnazione provvisoria o utilizzazione interprovinciale
  4. ulteriori provvedimenti che hanno determinato l’uscita del docente titolare dalla sede di servizio.

Se le circostanze 1 e 4 sono “normali”, cioè le uniche che avrebbero dovuto far scattare il secondo turno, non sono ammissibili i punti 2 e 3, perchè significa falsare il primo turno di nomina (e una cattedra non è uguale ad un’altra, a scanso di equivoci).

Da dove riparte il secondo turno

Gli Uffici Scolastici stanno pubblicando questo esempio

“se all’esito della prima fase di nomine a tempo determinato del personale docente ed educativo, per la classe di concorso A022, il sistema informativo si è arrestato al candidato X, in posizione 950, alla seconda fase ripartirà dal candidato X, in posizione 951, senza riconsiderare le domande dei candidati già “superati”.”

I candidati già superati sono i cosiddetti rinunciatari, cioè coloro per i quali nel turno di nomina spettante non si è trovata coincidenza tra le preferenze espresse e le disponibilità presenti.

Tuttavia l’esempio è riduttivo.

Bisogna tener conto che sì da un lato l’algoritmo riparte dalla posizione dell’ultimo nominato ma, se ci sono ancora posti da coprire, bisognerà verificare anche la posizione dell’ultimo riservista nominato e ripartire anche da quello.

Inoltre bisogna andare a recuperare le posizioni di coloro che sono stati nominati su spezzone orario in assenza di cattedra intera (quindi non per scelta) e hanno diritto al completamento secondo le richieste effettuate nella domanda.

Quindi si terrà conto di tre posizioni

  • ultimo nominato
  • ultimo nominato con diritto alla riserva di posti
  • nominati su spezzoni con diritto al completamento

Ricordiamo quali sono le circostanze che determinano il diritto al completamento Supplenze docenti 2023, quando è possibile completare uno spezzone

Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali)

È possibile seguire gli aggiornamenti tramite il tag Graduatorie di istituto e Supplenze

Supplenze docenti 2023/2024, saranno almeno 130mila: bollettini degli Uffici Scolastici, graduatorie di istituto, MAD [LO SPECIALE]

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