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Supplenze docenti 2023, conviene inserire tutte le scuole della provincia? Sanzioni per eventuale rinuncia [VIDEO]

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Si avvicina il periodo per le domande di supplenza. Si attendono a breve infatti le date entro le quali scegliere le 150 preferenze e inoltrare le istanze. Non mancano, ovviamente, i dubbi e i ragionamenti in merito alla scelta per ottenere un incarico, possibilmente in sede preferita.

Ne abbiamo parlato anche nel corso del Question Time del 6 luglio, in diretta su OS TV. Una delle domande a cui ha risposto Chiara Cozzetto, segretaria nazionale Anief, è stata: “Conviene inserire tutte le scuole della provincia nelle preferenze per aumentare le possibilità di ottenere una supplenza?

Infatti sono in molti che ragionano riguardo all’utilità di inserire tutte le scuole della provincia nelle preferenze, valutando i vantaggi e le opzioni alternative eventualmente.

Secondo Chiara Cozzetto, “inserire tutte le scuole della provincia nelle preferenze può offrire più opzioni e potenzialmente aumentare le possibilità di ottenere una supplenza“.

Tuttavia, osserva la sindacalista, è importante considerare attentamente questa scelta. Se inserisci tutte le scuole della provincia, devi essere consapevole che la tua disponibilità sarà considerata per tutte le scuole selezionate. Se ti viene assegnata una supplenza in una scuola specifica, dovrai accettare l’incarico e recarti in quella scuola per tutto l’anno scolastico. Inserire scuole di cui non sei veramente disposto ad accettare un incarico può portare a problemi futuri e sanzioni”.

Pertanto – prosegue Cozzetto – è consigliabile valutare attentamente le proprie preferenze e inserire solo le scuole per cui si è realmente disponibili ad accettare un incarico, tenendo presente che le scelte effettuate possono influenzare le future assegnazioni“.

Dunque scegliere tutte le sedi della provincia sì per aumentare la possibilità di incarico ma essere consapevoli che essere destinatari di un incarico di una sede non gradita e rifiutarla, comporta delle sanzioni.

Quali sono le sanzioni

  • la rinuncia all’assegnazione della supplenza attribuita (supplenza conferita tramite il sistema informatico, la cui assegnazione comporta l’accettazione della medesima) o la mancata assunzione di servizio entro il termine fissato dall’Amministrazione, comporta la perdita della possibilità di conseguire supplenze al 31/08 ovvero al 30/06, sia sulla base delle GAE che delle GPS, nonché, in caso di esaurimento o incapienza delle medesime (GaE e GPS), sulla base delle graduatorie di istituto, per tutte le classi di concorso e posti di insegnamento di ogni grado d’istruzione cui l’aspirante abbia titolo, per l’anno scolastico di riferimento (quindi non si potranno ottenere, per l’a.s. di riferimento, le predette supplenze sia dalle graduatorie relativamente alle quali si è rinunciato sia da tutte le altre graduatorie in cui si è inseriti);

Facciamo un esempio

Un nostro lettore ci scrive

Tutti mi hanno sempre detto: “mi raccomando, nelle 150 preferenze, inserisci solo le scuole dove andresti, perché se ti chiamano in una scuola e rifiuti (ad es. Perché poco raggiungibile), poi non avrai una seconda chiamata per tutto l’anno”.
E fin qui ci sono.
Ma poi alcuni colleghi mi dicono che nelle preferenze dell’estate 2022, per seguire quanto scritto sopra, non hanno messo alcune scuole della provincia di spettanza perché situate in posti difficilmente raggiungibili, quasi in montagna. E…sono stato a casa tutto l’anno perché l’algoritmo li voleva assegnare a una di quelle scuole non scelte e loro sono risultati rinunciatari per non averla messa!!
Ma come è possibile, se io non la metto tra le preferenze risultare rinunciatario? Mi chiarite questa cosa se è vera.

Partiamo dalla fine: se il docente non inserisce quella scuola vuol dire che in quella scuola non vuole andare ad insegnare. Quindi rinuncia a priori alla possibilità di supplenza su quella scuola, non scegliendola.
Se quando tocca il suo turno di algoritmo, non ci sono posti assegnabili nelle scuole scelte e magari ci sono in quelle poco gradite e non scelte, l’algoritmo non può certo assegnare una sede non inserita nelle preferenze.

Quindi la rinuncia va considerata in due sensi:

  • rinuncia a priori per sedi non inserite. Non si può rivendicare la supplenza dopo non aver avuto nomina nelle sedi più gradite
  • rinuncia dopo assegnazione incarico, che comporta la perdita della possibilità di altro incarico, come sopra descritto.

Quindi la scelta deve essere fatta in modo consapevole: sono disponibile ad insegnare anche in una sede lontana, disagiata, per me poco conveniente? Se non inserisco queste sedi, sono disponibili ad accettare che l’algoritmo non trovi per me una scuola?

Si considerino due fattori:

  • si partecipa ad un unico turno di nomina, sulle sedi disponibili in quel turno
  • la domanda probabilmente sarà al buio, senza le disponibilità complete. Alcuni consigli

La risposta integrale di Chiara Cozzetto la puoi ascoltare al minuto 28:37 

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