Supplenze docenti 2023, algoritmo sotto osservazione. L’anno scorso una valanga di errori, quest’anno come andrà? I sindacati: “Lo sapremo a metà agosto”

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito insiste sull’utilizzo dell’algoritmo per l’assegnazione delle supplenze per il 2023, nonostante il caos causato nel 2022. L’automazione, pensata per semplificare il processo, ha generato una serie di errori che le scuole hanno impiegato mesi a risolvere.
Come segnala Wired, il Ministero rassicura che l’algoritmo è stato raffinato per evitare gli errori che hanno causato lo stallo della scuola l’anno scorso. Ma la prova della sua efficacia arriverà solo a metà agosto, come dichiarato da Massimiliano De Conca, segretario regionale della Flc Cgil Lombardia.
L’algoritmo Nrmp, sviluppato da Enteprise Services Italia e Leonardo, dovrebbe effettuare un match ottimale tra candidati e cattedre, basandosi su titoli e preferenze, ma l’anno scorso ha mostrato gravi difetti, non rispettando le tutele della legge 104, assegnando meno ore del previsto e bloccando i ripescaggi.
I sindacati sono in attesa e desiderano verificare l’esito dell’algoritmo, ma potranno farlo solo a giochi fatti. Quest’anno, l’algoritmo dovrà gestire oltre 100.000 cattedre da assegnare e tenere conto dell’immissione dalle graduatorie di tre concorsi. Per tentare di semplificare il processo, il ministero ha integrato la procedura nell’app Io, l’applicazione dei servizi della pubblica amministrazione. Nonostante ciò, Wired non ha ricevuto risposte sulla correzione degli errori dell’anno scorso.
“Siamo fiduciosi”, conclude De Conca, “Per metà agosto sapremo come è andata.” Tuttavia, le tensioni rimangono alte: se l’algoritmo non funzionerà, potrebbe essere in arrivo un altro autunno di fuoco per le nomine nella scuola.
Leggi anche
Immissioni in ruolo e supplenze docenti 2023: le risposte alle vostre domande [IN AGGIORNAMENTO]