Supplenze da MAD sì o no? Si rischia di mandare in cattedra “insegnanti senza arte né parte”, sindacalisti non hanno risposta
Supplenze da MAD: la nota del 5 settembre, in cui il Ministero ha inserito il divieto per i docenti già iscritti in graduatoria di presentare le domande di messa a disposizione sta creando dei paradossi. Da un lato l’impossibilità, per chi occupa una posizione non utile nella propria GPS di “cercar fortuna altrove”, dall’altro l’attribuzione di supplenze a precari improvvisati che, essendo senza titolo, non sono in graduatoria, ma possono essere destinatari di supplenza. I Dirigenti devono pur coprire i posti vacanti.
Abbiamo chiesto ai nostri lettori di raccontarci la situazione delle scuole in questo periodo.
Sindacalisti “allargano le braccia” e lasciano la scelta all’insegnante
“Gentile redazione di OS, Sono un’insegnante in procinto di laurearmi In Sfp vecchio ordinamento (e per questo esclusa dalle gps di 2 fascia primaria dall’ufficio legale del provveditorato poiché l’OM 60/2020 non prevedeva accesso per il vecchio ordinamento).
Ho una prima laurea in filosofia vecchio ordinamento indirizzo psico-pedagogico
che mi ha permesso di Inserirmi nelle gps di 2 fascia A019, ma che a causa di un punteggio basso (i servizi svolti senza titolo alla primaria non potevano essere valutati!) non mi ha permesso di trovare lavoro alla secondaria.
Dopo 5 anni come tutor dsa e altri 5 di insegnamento come docente di sostegno alla primaria ( chiamate da mad), quest’anno non sono stata contattata dalle scuole a causa della direttiva del 5 settembre. Come me, altri colleghi laureati in pedagogia, psicologia, scienze dell’educazione partecipano alla stessa sorte.
Ad oggi la situazione è decisamente critica, alcuni dirigenti applicano la direttiva alla lettera e coprono i molti posti rimasti vacanti (soprattutto sostegno) con personale non qualificato che non ha mai insegnato; altri non la applicano e chiamano da mad gli insegnanti degli scorsi anni rimasti senza lavoro da gps.
I vari sindacati contattati per avere delucidazioni rispetto ad una situazione paradossale e che a mio parere lede il diritto all’istruzione degli alunni, ammettono esserci un gap normativo non facilmente risolvibile e lasciano ai docenti la scelta ultima di accettare o meno lavoro da mad in attesa di avere precisazioni dal Ministero.
Inutile ribadire la mia frustrazione nel sapere di essere formata e preparata nello svolgere un lavoro e di non poter lavorare nella scuola”
In cattedra insegnanti “senza arte né parte”
“Sono una docente abilitata per la scuola dell’infanzia e primaria, iscritta nelle GPS di ***. Purtroppo la posizione in graduatoria non mi permette di ricevere una supplenza, così ho presentato le Mad in varie scuole fuori regione. Ovviamente la circolare mi impedisce di accettare le supplenze che sto ricevendo quindi mi ritrovo a essere abilitata con tutti i requisiti ma esclusa dalla possibilità di insegnare. Potrei pensare di accettare l’incarico insegnare solo per lo stipendio, ma non è possibile, perché stare fuori casa significa sacrifici economici e non solo, quindi non ne vale la pena fare tanti sacrifici e correre il rischio che il punteggio non venga riconosciuto…ma in questo modo dove vogliamo andare???
Credo che se le cose non cambino le scuole restano senza insegnanti o con insegnanti senza ne arte né parte!!!!”
“Io rischio”
“Sono stata assunta con MAD sul sostegno, nonostante io sia inserita in GPS, solo sul posto comune e non sul sostegno, in una provincia diversa rispetto a quella in cui sono stata assunta con MAD.
La mia domanda è: cosa potrebbe accadere? Perchè non dovrebbero riconoscermi i 12 punti di servizio al prossimo aggiornamento delle graduatorie?
Io sono laureata in Scienze della Formazione Primaria (LM-85BIS) e ho superato anche il TFA sostegno, pertanto, perché una persona con i titoli idonei come me dovrebbe essere penalizzata?
Grazie a chi mi risponderà.”
“Sono una docente di Matematica e Fisica e vi scrivo per condividere con voi la mia situazione. Ho concluso il mio percorso universitario a Marzo, laureandomi durante la quarantena in LM40, Laurea Magistrale in Matematica, nello specifico con indirizzo Didattico, quindi costruendomi un piano di studio specifico per avere le competenze Didattiche e Metodologiche per poter insegnare sia Matematica che Fisica, e ovviamente sono in possesso dei famosi 24CFU.
Quest’anno con l’apertura delle Graduatorie ho fatto il mio primo inserimento in quelle della provincia di Bologna; potete immaginare che, avendo solo il punteggio del titolo, mi trovo ovviamente verso il fondo delle graduatorie.. Ma, per chi non lo sapesse (un po’ come me prima dell’inserimento), le graduatorie di Bologna sono pienissime, contando anche il triplo se non il quadruplo degli inseriti rispetto alle altre province emiliane. Mi sono ritrovata dunque in una graduatoria da cui, con quasi assoluta certezza, non avrò assegnazioni di supplenza, il che implica non avere uno stipendio, non poter esercitare la professione per la quale mi sono preparata con impegno e che da tempo sogno, e non avere possibilità di accumulare punteggio per “scalare” la graduatoria.
Ho quindi provveduto, come tanti altri, a mandare anche Messa a Disposizione nella mia città di origine, Grosseto. Per l’appunto, le graduatorie grossetane sono risultate essere alquanto spoglie nelle mie classi di concorso (A026 e A027) e infatti con le convocazioni da GPS sono state subito esaurite.
Fatto sta che la mia Messa a Disposizione non è stata cestinata dai Dirigenti Scolastici ma anzi, in barba alla circolare, ad oggi sono stata chiamata da ben 4 Istituti e da lunedì scorso ho preso servizio in uno di essi.
Sto correndo un rischio? Può darsi, probabilmente non potrò far riconoscere il servizio al prossimo aggiornamento delle graduatorie e lo trovo comunque piuttosto ingiusto, ma cosa avrei dovuto fare? Rinunciare alla possibilità di iniziare a concretizzare il mio sogno e rimanere in attesa del nulla, ripiegando nel frattempo su un lavoro qualsiasi che probabilmente non farei nemmeno volentieri? E mettetevi anche nei panni di questi Istituti: vi sentireste davvero di rifiutare la disponibilità di una persona qualificata, con tutti i titoli e la preparazione necessari per questo lavoro, a favore di qualcuno che è già tanto se ha una Laurea Triennale in Matematica?
Non so a quali sanzioni potrei incorrere, e ritengo che anche questo sia molto scorretto da parte del Ministero, il quale sarebbe dovuto essere molto più chiaro in quella famosa circolare, e anzi approfitto di questa mia testimonianza per invitarLo a riflettere sulle tante situazioni simili alla mia e a rettificare suddetta circolare. Chiedo soltanto che mi venga data la possibilità di fare il mio mestiere, nonché il lavoro che da tanto sogno.
Vi auguro buona giornata e buon lavoro, cordialmente”