Supplenze da MAD: quale scuola preferisce assumere un docente senza titolo rispetto al collega con titolo, seppure iscritto in GPS?

WhatsApp
Telegram

Supplenze docenti anno scolastico 2022/23: il “caso MAD domanda di messa a disposizione” è un capitolo ancora aperto che non mancherà di far discutere nelle prossime settimane, quando gli Uffici Scolastici dichiareranno concluse le operazioni di propria competenza. Già adesso sono numerose le liberatorie per posti che non è stato possibile coprire con docenti di GaE e GPS e per i quali si scorrono le graduatorie di istituto. Ma si affacciano anche i primi interpelli nazionali, alla ricerca di docenti “introvabili”, Il punto della situazione.

Per i posti che non è possibile attribuire da GaE e GPS, si passa prima alle graduatorie di istituto e poi alle MAD.

Supplenze docenti da graduatorie di istituto, liberatoria per GPS esaurite. Quali sono le classi di concorso più ricercate [LO SPECIALE]

Cosa dice l’OM n. 112 del 6 maggio 2022

Il Ministero aveva l’esigenza di regolamentare l’utilizzo delle MAD domande di messa a disposizione, evitando l’invio massiccio di istanze che mettono in difficoltà le segreterie scolastiche.

La scelta è stata quella di introdurre il divieto di invio MAD per tutti gli aspiranti inseriti in qualsiasi graduatoria, GaE o GPS che sia.

Il Ministero chiede di autocertificare questa circostanza nella domanda inviata, ma non indica – al momento – sanzioni per chi dovesse lavorare da MAD pur essendo iscritto in Graduatoria. Ma non è escluso che le sanzioni possano essere pensate (il motivo non lo conosciamo!) a posteriori. L’ordinanza

Supplenze da MAD 2022, domande devono contenere dichiarazione di non essere inseriti in GPS o altra graduatoria

Meglio un docente con titolo, seppure iscritto in GPS o un docente senza titolo?

Questa limitazione sta generando numerose problematiche. Se il divieto era pensato in un mondo perfetto, in cui grazie alle immissioni in ruolo e alle supplenze si sarebbe riusciti a coprire tutti i posti disponibili, la realtà si sta dimostrando diversa.

E già a settembre le scuole pubblicano interpelli nazionali per la ricerca di docenti.

Si va dalle 7 ore settimanali di Bologna fino al termine delle lezioni per A042 Scienze e tecnologie meccaniche, alla cattedra di A040 ad Asti, alla supplenza fino al 31 agosto 2023 per A027 matematica e Fisica per il docente disponibile a spostarsi a Campobasso.

Pochi? non sappiamo come si evolverà la situazione.

Deroga al divieto

Lo scorso anno il Ministero ha introdotto la deroga allo stesso divieto, presente però solo nell’annuale circolare sulle supplenze e non nell’ordinanza, il 27 settembre. E’ stato possibile assumere da MAD nel rispetto di due condizioni

  • si erano concluse le assegnazioni delle nomine da GPS nella provincia in cui il docente era inserito in graduatoria e anche in quella di arrivo della messa a disposizione.
  • era stata esaurita la graduatoria di istituto della scuola in cui vi era la disponibilità, nonché degli istituti viciniori.

Cosa dobbiamo aspettarci quest’anno?

Il sindacato Gilda degli insegnanti è intervenuto in merito “Storicamente, la cosiddetta Mad era una semplice domanda rivolta ai capi di istituto e volerla regolamentare a ogni costo – ha evidenziato il sindacato – non ha fatto altro che aggravare la situazione”.

Altrimenti dovremmo pensare che le scuole debbano preferire l’assunzione di un docente senza titolo (perché no, anche ancora studente universitario) rispetto al collega laureato, forse anche specializzato e abilitato, ma il cui unico difetto è quello di essere inserito in una graduatoria da cui non ha ricevuto nessuna proposta di nomina.

C’è qualcosa che non va nel ragionamento.

E tuttavia il Capo Dipartimento Stefano Versari ai microfoni di Orizzonte Scuola ha detto che non è prevista al momento deroga al decreto ministeriale.

Supplenze, algoritmo impazzito? “Gli errori non sono del sistema”, ecco la posizione del Ministero. Mad? “Nessuna modifica per il momento” [VIDEO INTERVISTA]

WhatsApp
Telegram

Due nuovi webinar gratuiti Eurosofia: La contrattualizzazione del personale scolastico e la Dichiarazione IRAP e 770