Supplenze, da 132 mila del 2017/2018 a 232 mila dello scorso anno: + 72%. Nuovo boom previsto dal prossimo settembre
Quello della supplentite resta sempre un problema caldo che nelle settimane precedenti all’inizio del nuovo scolastico torna alla ribalta. La Corte dei Conti ha fotografato in un rapporto l’incremento di contratti di supplenza a scuola degli ultimi anni.
I dati: +72% di supplenze in 7 anni
In base al rapporto, riferisce Il Sole 24 Ore, le cattedre vuote assegnate a insegnanti con contratto a tempo determinato sono saliti da 135mila dell’anno scolastico 2017/18 ai 232mila del 2023/24.
La Corte dei Conti rapporta il tutto inquadrando la situazione all’interno di un contesto più complesso che vede il calo degli alunni (quasi seicentomila studenti in meno in sette anni scolastici) e con la quota di immissioni in ruolo che si verifica ogni settembre.
Il Centro Studi Orizzonte Scuola ha calcolato, sulla base dei dati ministeriali, l’andamento finale delle supplenze per l’anno scolastico 2022/2023.
Nel complesso il totale delle supplenze per l’anno scolastico 2022/23 è stato di 234.576, a fronte di 224,958 dell’anno precedente. Nel complesso la differenza è di 9,618 supplenze in più nel 2022/23, con una percentuale di variazione del 4.28%.
Per quanto riguarda le differenze sulla base del tipo di posto, se guardiamo alla cattedra curriculare (normale) la differenza è di 2.584 supplenze in più nel 2022/23, con una percentuale di variazione del 2.52%. Sul sostegno la differenza è di 7.034 supplenze in più nel 2022/23 rispetto al 2021/22, con una percentuale di variazione del 5.75%.
Per quanto riguarda le cattedre annuali, troviamo una diminuzione di 1.792 supplenze nel 2022/23 rispetto al 2021/22, con una percentuale di variazione del -2.65%. In aumento, invece, le supplenze fino al 30 giugno pari a un più 11.410, con una percentuale di variazione del 7.25%.
Infine, le supplenze sul sostegno annuale sono calate di 245 unità, mentre quelle al 30 giugno sono aumentate di 7.279.
Infatti le immissioni in ruolo per il 2024/2025 autorizzate sono 45.124 posti. Numero che, come sappiamo, ha scatenato polemiche a non finire da parte dei sindacati e delle forze politiche.
Il Ministero ha spiegato che non sono stati autorizzati per le immissioni in ruolo tutti i posti liberi, perché una parte è stata accantonata per i vincitori del secondo concorso da bandire in autunno.
Tutto ciò porta a calcolare un nuovo esercito di precari per il prossimo anno scolastico. Il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato, si lascia andare ad un pronostico: “Quest’anno si sfonderà probabilmente il record assoluto delle supplenze (ci avviciniamo alle 300mila unità) che andranno a coprire i posti effettivamente necessari”.
L’allarme di Pittoni è legato ad una soluzione che da tempo caldeggia, ovvero l’introduzione del doppio canale di reclutamento, che andrebbe a risolvere a suo modo di vedere il problema del boom di supplenze.
Una trattativa con l’Unione Europea per rivedere le procedure di immissioni in ruolo dei docenti e dunque iniziare a tagliere le supplenze è al centro dell’agenda del Ministro Valditara, che è ricerca di soluzioni efficaci per il futuro.
Doppio canale di reclutamento: di cosa si tratta
Ma cos’è il doppio canale di reclutamento? Si tratta dello scorrimento delle graduatorie GPS dopo l’esaurimento delle attuali graduatorie da cui vengono conferiti i ruoli, GaE e Concorsi.
Anche per gli anni scolastici 2024/25 e 2025/26, come spiegato in precedenza, è stato approvato lo scorrimento delle GPS di prima fascia per il sostegno con norma inserita nel DL PNRR e già pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
La norma non prevede invece lo scorrimento delle GPS per i posti comuni.