Supplenze al 31 agosto e 30 giugno: Ministero conferma anche per 2022/23 procedura online per scelta scuole
Supplenze anno scolastico 2022/23: Il Ministero ha presentato ai sindacati una prima bozza del nuovo Regolamento che dovrebbe disciplinare l’assegnazione degli incarichi da GaE e GPS prima e seconda fascia. Numerose le novità, tra queste quella di rendere strutturale l’assegnazione on line delle supplenze al 31 agosto e 30 giugno, esclusivamente per i docenti che ne fanno esplicita richiesta nei tempi e nelle modalità indicate dal Ministero con apposito avviso.
La procedura on line per l’attribuzione delle supplenze al 31 agosto e 30 giugno 2023
Il Ministero propone di rendere strutturale quanto già sperimentato durante l’estate 2021, quando ai docenti inseriti in GaE e GPS prima e seconda fascia è stato chiesto – dal 10 al 21 agosto – di indicare le preferenze per l’attribuzione delle supplenze al 31 agosto e 30 giugno 2022.
Una procedura che, seppure ha permesso di attribuire già nei primi giorni di settembre numerose supplenze, non ha mancato di mostrare dei limiti.
Limiti che si vorrebbe superare inserendo la procedura all’interno di un Regolamento delle supplenze che duri nel tempo.
Cosa non ha funzionato nel 2021/22
La nuova procedura non è stata adeguatamente resa nota, pertanto la modifica introdotta ad agosto non ha coinvolto tutti i docenti interessati, alcuni dei quali si sono ritrovati ad essere esclusi dall’attribuzione delle supplenze al 31 agosto e 30 giugno da GaE e GPS solo per non aver prodotto quell’istanza, che non era inclusa nell’OM 60/2020 con cui erano state formate le graduatorie 2019/20 e 2020/21.
Ma questa può essere considerata acqua passata, se – come sembra essere intenzione del Ministero – la novità diventa parte integrante di un Regolamento delle supplenze che in questi mesi possa essere recepito da tutti.
Nel 2021/22 è sicuramente mancata una regia che guidasse le operazioni, limasse le imperfezioni, aggiustasse il tiro. E così siamo passati dalla comprensibile soddisfazione sfoderata dal Ministro Bianchi nell’annunciare che al 4 settembre erano già state conferite più di 100mila supplenze, all’allarme sulla provincia di Roma e tante altre che ancora a gennaio pubblicano bollettini di nomine. Questo significa lezioni a singhiozzo e avvicendamento degli insegnanti. Cosa non ha funzionato.
Alcuni errori sono stati da imputare ai docenti stessi, all’inesperienza, al non aver letto con accuratezza le istruzioni per la compilazione della domanda, la circolare sulle supplenze, le FAQ proposte dal Ministero.
La conseguenza più grande è stata che “il docente che non indica tutte le sedi scolastiche o che, pur nominato non si presenta presso la sede ad esso assegnata, è considerato rinunziatario rispetto alle stesse, con conseguente preclusione rispetto ai successivi scorrimenti.”
Lo ha spiega con dovizia l’ufficio Scolastico di Avellino ai docenti che, non avendo ottenuto l’incarico annuale “lamentano di essere stati “incredibilmente scavalcati”, “pretermessi in modo illecito”, “illegittimamente sopravanzati” nelle graduatorie in favore di altri aspiranti che occupano una posizione successiva”.
Nuove disponibilità anche dopo un mese
Questo secondo noi è stato il nodo centrale del problema.
La circolare delle supplenze del 6 agosto 2021 affermava “Terminate le operazioni di utilizzazione e di assegnazione provvisoria, le disponibilità residue utili alle operazioni di conferimento degli incarichi a tempo determinato sono pubblicate a cura degli uffici scolastici regionali sui relativi albi e siti internet entro la data del 13 agosto pv ed entro il giorno antecedente a tale data sono acquisite a sistema le operazioni interprovinciali.”
I docenti potevano presentare la domanda tra il 10 e il 21 agosto, quindi se al 13 agosto gli Uffici Scolastici avessero dovuto pubblicare il quadro chiaro e definitivo delle disponibilità, non avrebbero potuto esserci margini di errore.
E questo spiega anche perché alcuni docenti non hanno scelto alcune sedi.
Un allarme che la redazione di Orizzonte Scuola aveva già dato ad agosto nell’articolo
consigliando di inserire tra le preferenze quelle sintetiche DISTRETTI e COMUNI, per mettersi al salvo dalla spiacevole sorpresa di vedere sfumata la possibilità di supplenza per non aver scelto una sede.
Al di là delle nuove disponibilità determinatesi in seguito alle rinunce, è certamente “fuori sistema” che a fine settembre/ottobre/novembre ci siano ancora nuove disponibilità, mettendo in completa discussione quella data del 13 agosto considerata dal Ministero come termine ultimo per la comunicazione dei posti.
Tanta confusione
Nell’anno scolastico 2020/21 la problematica relativa alle supplenze riguardava i punteggi dei docenti che, controllati sommariamente dall’Ufficio Scolastico per garantire la costituzione delle graduatorie in tempo per l’attribuzione degli incarichi, non garantivano che le nomine fossero corrette.
Se contassimo i decreti di rettifica emanati in questo anno scolastico dagli Uffici Scolastici ne tireremmo fuori un quadro poco edificante.
Quest’anno però le rettifiche alle GPS proseguono ancora e potrebbero garantire una situazione più stabile per il prossimo anno scolastico.
Ministero vuole rimandare al 2023/24 l’aggiornamento GPS e i nuovi inserimenti
Contemporaneamente, il Ministero propone di rinviare al 2023/24 l’aggiornamento delle GPS e i nuovi inserimenti. Una proposta che non mancherà di far discutere.
N.B. Il contenuto dell’articolo è basato su un primo incontro tra Ministero e sindacati per fare il punto sul nuovo Regolamento delle supplenze. Si tratta quindi ancora di una bozza che dovrà essere perfezionata e seguire tutti i passaggi burocratici per essere pubblicata. Il prossimo incontro tra sindacati e Ministero è previsto per il 27 gennaio.