Supplenze 2024: tantissimi gli interpelli per sostegno infanzia e primaria. Può candidarsi anche chi non ha titolo?

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Supplenze anno scolastico 2024/25: chi sa già di non poter più ricevere nomina da GPS rivolge il proprio sguardo alle eventuali supplenze da graduatorie di istituto ma anche gli Interpelli. Come funzionano? Garantiranno la copertura immediata del posto?

L’interpello sostituisce la MAD

L’interpello, previsto dall’art. 13 comma 23 dell’OM n. 88/2024 ha sostituito la MAD. Non è più il docente che propone indistintamente la propria candidatura alla scuola ma la scuola propone l’interpello per una determinata supplenza e in primis deve dare la priorità ai docenti con abilitazione o specializzazione per il posto richiesto, poi con il titolo di studio che permette l’accesso alla seconda fascia delle GPS.

In teoria, per ogni interpello le segreterie scolastiche dovrebbe ricevere le domande da parte dei docenti in possesso dei titoli specifici.

Primi interpelli: si cercano insegnanti di sostegno per infanzia e primaria

Dai primi interpelli pubblicati (smentito chi diceva che con l’aggiornamento delle GPS all’interpello non si sarebbe neanche arrivati) emerge in maniera netta la necessità di reperire insegnanti di infanzia e primaria, posto comune e posto di sostegno con netta prevalenza di questi ultimi.

Ma la ricerca è tutt’altro che semplice, se si considera che al recente concorso ordinario DDG n. 2575/2023 e DDG n 2576/2023 nelle regioni del Nord  – proprio quelle che in questi giorni cercano insegnanti – le candidature di docenti con titolo sono state inferiori al numero dei posti a bando.

Docente senza titolo: può inviare la domanda? Può essere assunto?

Pubblicato l’interpello la scuola riceve email anche dai docenti che non solo non sono in possesso di specializzazione ma non hanno neanche titolo per l’insegnamento nel grado di scuola.

Se in linea teorica nulla può impedire l’invio della propria candidatura al docente privo di qualsiasi titolo per il profilo richiesto, la scuola deve comunque selezionare le domande a partire dai docenti in possesso di titolo e attribuire necessariamente ad essi la supplenza.

La ricerca successiva passa – come ci hanno dimostrato gli interpelli di questi giorni  – alla ricerca di un docente con titolo affine. Ad es. alcuni interpelli per infanzia e primaria citano le lauree di ambito psicologico come titolo utile.

Alcune scuole, nel predisporre la pagina per l’invio della domanda distinguono tra l’invio della candidatura con titolo specifico e la candidatura “libera”, specificando “Qualora si esaurisse la graduatoria dei singoli interpelli l’istituto potrà tenere conto in forma libera e non obbligatoria, della candidatura inviata liberamente”

Il sindacato Snals ha messo in evidenza come un invio generalizzato di domande possa sovraccaricare il lavoro delle segreterie.

Supplenze 2024, gli interpelli con scadenza 17 e 18 settembre [AVVISI]

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