Supplenze 2024: se il docente non ha il titolo di accesso la cattedra diventa “nuova disponibilità” per il turno successivo delle nomine

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Si tratta purtroppo di una realtà che siamo costretti a contestare: l’OM n. 88/2024 infatti affida sia agli Uffici Scolastici – eventualmente con l’ausilio delle scuole polo – che all’istituzione scolastica della prima supplenza la valutazione delle dichiarazioni prodotte.

Controllo titoli a due livelli: Ufficio Scolastico e scuola

Si tratta dell’art. 8 commi 5 – 6 – 7

“5. Gli uffici scolastici territorialmente competenti procedono alla valutazione dei titoli dichiarati per le GPS di competenza, anche attraverso la delega a scuole polo su specifiche classi di
concorso, al fine di evitare difformità nelle valutazioni.
6. In caso di difformità tra i titoli dichiarati e i titoli effettivamente posseduti, i dirigenti degli uffici scolastici territorialmente competenti procedono alla relativa rettifica del punteggio o all’esclusione dalla graduatoria.
7. L’istituzione scolastica ove l’aspirante stipula il primo contratto di lavoro nel periodo di vigenza delle graduatorie effettua, tempestivamente, i controlli delle dichiarazioni presentate.”

Dunque, un controllo a due livelli che dovrebbe garantire la massima accuratezza.

Il problema è che l’Ordinanza non dice fino a che punto deve essere oculato il primo controllo effettuato da Uffici Scolastici e Scuole Polo. Ricordiamo infatti che quest’anno, con domande presentate entro il 24 giugno e problematiche varie (titoli esteri, punteggi CLIL) e primi turni di nomina il 28 agosto, il tempo per la valutazione è stato risicato.

Pertanto può capitare (è già capitato e capiterà sicuramente ancora) che il vero e proprio controllo sarà affidato alle istituzioni scolastiche.

Abbiamo sottolineato che, in questo caso, l’Ordinanza indica che il controllo deve essere “tempestivo” e seppure non venga indicato un tempo massimo, buon senso vuole che non si debba arrivare al secondo quadrimestre per accertare la mancanza del titolo di accesso. Supplenze docenti 2024: i dirigenti scolastici devono svolgere tempestivamente i controlli su titoli di accesso, riserva e preferenza

Alcuni Uffici Scolastici stanno indicando un tempo massimo di 15 giorni dalla nomina.

Cattedra torna indietro? E’ una disponibilità sopraggiunta

Qualora si verifichi la mancanza del titolo di accesso, il docente deve abbandonare l’incarico. La cattedra o lo spezzone viene “riconsegnato” all’Ufficio Scolastico che la tratta come “disponibilità sopraggiunta” e dunque utile per il successivo turno di nomina al pari delle cattedre rientrate in seguito a rinuncia volontaria.

In questo modo è tutelato il lavoro di Ufficio Scolastico e segreterie ma non il diritto dei docenti ad avere un quadro completo della situazione fin dal primo turno di nomina.

Il problema infatti non è la singola cattedra che rientra, ma capire quanto sia ampio il fenomeno. E nel caso, fare una riflessione per il prossimo aggiornamento delle graduatorie.

Supplenze docenti 2024, i bollettini con le nomine [AGGIORNATO]

Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali)

È possibile seguire gli aggiornamenti tramite il tag Graduatorie di istituto e Supplenze

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