Supplenze 2022, se manca il titolo di accesso il contratto deve essere revocato. Tempo perso e nomine “falsate”, segreterie al lavoro

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Supplenze anno scolastico 2022/23: una problematica che non mancheremo di sottolineare è l’aver conferito alcuni incarichi prima di aver completato il processo di verifica del titolo di accesso degli aspiranti. Si tratta di un lavoro complesso, per il quale nel corso dell’estate gli Uffici Scolastici si sono fatti affiancare dalle scuole polo e sostanzialmente il motivo per cui l’aggiornamento delle graduatorie si è chiuso così presto, lo scorso 31 maggio.

Un data che   escludeva dall’inserimento in seconda fascia tutti gli aspiranti che avranno conseguito il titolo dopo il 31 maggio, per la quale si è dovuto ricorrere all’inserimento con riserva in prima fascia in attesa dell’esito del concorso ordinario e della conclusione dei corsi di TFA sostegno entro il 20 luglio.

Una data che però avrebbe dovuto darci una garanzia: graduatorie perfette, almeno per quanto riguardava il titolo di accesso, quello che pesa di più nella valutazione, e che determina la posizione in graduatoria e di conseguenza la partecipazione o meno all’attribuzione delle supplenze al 31 agosto o 30 giugno 2023.

Abbiamo difeso questa data perchè sostanzialmente le domande pervenute sono sufficienti per coprire gli incarichi, anche se poi non sempre c’è l’incontro perfetto tra posto disponibile e aspiranti in graduatoria disponibili ad accettarlo.

Ne abbiamo parlato in

GPS: “perché far presentare la domanda a maggio se le graduatorie saranno comunque pubblicate a fine luglio?”

Siamo ancora convinti che i 3 mesi di tempo siano stati necessari e che le scuole abbiano svolto, in linea generale, un ottimo lavoro. Ma si poteva fare di più. Ancora oggi infatti pubblichiamo rettifiche e aggiornamenti delle GPS.

E giornalmente ci sono Uffici Scolastici che pubblicano la revoca dell’incarico a tempo determinato assegnato a qualche candidato, perchè dal controllo è risultato che mancava il titolo di accesso.

Cosa succede al posto liberatosi dopo la revoca dell’incarico?

Alcuni Uffici Scolastici, in questa fase, trattandosi di pochi nominativi, riescono ad elaborare la giusta assegnazione se il nominativo non spettante non fosse stato presente in graduatoria ed eventualmente fare gli aggiustamenti, ma se i controlli verranno fatti successivamente, l’intreccio tra nuove disponibilità e disponibilità che avrebbero dovuto essere attribuite diversamente diventa sempre più complicato.

Aumenta così il rischio di nomine “falsate”.

Naturalmente conosciamo la dedizione nonché la mole di lavoro delle segreterie scolastiche, per cui la critica non è nei loro confronti.

Ma certamente anche questo è un aspetto da attenzionare per i prossimi anni scolastici.

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