Supplenze 2022, il vincitore del concorso straordinario bis non arriva: si può mantenere in servizio il docente già nominato

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Supplenze anno scolastico 2022/23: quest’ultimo scorcio del mese di novembre è caratterizzato dalle ultime nomine dei vincitori del concorso straordinario bis, che vanno a coprire le cattedre cosiddette “accantonate” e date finora ad incarico con clausola risolutiva.

I vincitori del concorso straordinario bis occupano le cattedre accantonate

I vincitori del concorso straordinario bis di cui al comma 9bis del DL 73/2021 vanno ad occupare quelle cattedre che l’USR ha provveduto ad accantonare a loro favore, in attesa dell’espletamento del concorso.

Vincitori del concorso straordinario bis: non tutti assumono servizio

Possono capitare tre situazioni

  1. il vincitore del concorso straordinario bis mantiene la supplenza già in corso (possibilità data solo in Piemonte e Lazio)
  2. il vincitore del concorso straordinario bis rinuncia e quindi il posto rimane vuoto (non esiste lo scorrimento della graduatoria)
  3. il vincitore del concorso straordinario bis assume servizio ma chiede part time

In questi casi come deve essere attribuito il posto spettante al vincitore del concorso straordinario ma di fatto rimasto vuoto per l’anno scolastico 2022/23?

A nostro parere c’è solo una soluzione, evidente nella normativa: lasciare sul posto già occupato il supplente con contratto con clausola risolutiva.

Cos’è il contratto con clausola risolutiva

A sensi dell’art. 41 comma 1 del CCNL 19.04.2018 i contratti su supplenza in attesa che venga nominato l’avente diritto devono riportare la data di conclusione ma la clausola risolutiva. Nel caso in esame essa è “Il presente contratto si intenderà risolto a seguito dell’individuazione dell’avente titolo dalle procedure concorsuali in corso di svolgimento (art. 59 co 9 bis D.L. 73/2021 e s.m.i.)”.

Quindi il contratto è stato stipulato con il supplente fino al 31 agosto 2023. Al contratto si aggiunge però la clausola risolutiva.

Se la motivazione della clausola risolutiva viene meno, rimane comunque il contratto stipulato fino al 31 agosto 2023.

Questa infatti è la motivazione per cui i sindacati hanno ottenuto, nel CCNL 2018, la trasformazione degli odiosi contratti “fino all’avente diritto” in contratti con data certa e clausola risolutiva.

A nostro parere tale soluzione vale anche per la terza situazione illustrata, quella in cui il docente vincitore del concorso assume servizio ma richiede il part time. Quale sarebbe infatti il senso di interrompere la continuità didattica chiamando un altro insegnante?

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