Supplenze anno scolastico 2022/23; quasi tutti gli Uffici Scolastici hanno avviato il primo turno di nomina (manca Cagliari, Frosinone e Macerata), altri sono al secondo o terzo turno, altri hanno comunicato quali sono le graduatorie esaurite e pubblicato la liberatoria per la nomina delle graduatorie di istituto. Lunedì atteso in molte regioni il ritorno sui banchi di scuola. Il Ministro, dalle dichiarazioni, sembra essere soddisfatto dei risultati.
Supplenze 2022/23: il sistema informatizzato
I docenti inseriti in GaE e GPS hanno fatto due passi: prima la compilazione della domanda per inserimento /aggiornamento graduatoria e quindi la richiesta di attribuzione delle supplenze al 31 agosto o 30 giugno 2023 tramite domanda da presentare su Istanze online dal 2 al 16 agosto 2022.
Periodo infelice? Sì e no.
Da un lato l’Amministrazione fa di tutto per assicurare i contratti già a settembre e un avvio sereno dell’anno scolastico, per cui plauso alla tempistica elaborata.
Dall’altro questa tempistica non è stata rispettata a livello locale, per cui nel periodo in cui i docenti precari hanno compilato la domanda non si conoscevano le disponibilità di cattedre perchè non erano concluse le operazioni di assegnazione provvisoria dei docenti di ruolo e di nomina a tempo indeterminato.
Quindi si chiedeva ai docenti di ordine in ordine di proferenza max 150 disponibilità tra scuole, distretti, comuni e Provincia senza sapere se poi sarebbero state veramente disponibili.
E poiché l’ordine in cui si inseriscono le preferenze nella domanda è una delle variabili dell’algoritmo, non aver inserito una delle sedi ha delle importanti conseguenze.
Il principio su cui si basava la compilazione della domanda era
“La mancata indicazione di talune sedi e/o classi di concorso e tipologia di posto è intesa quale rinuncia. In caso di rinuncia le sanzioni sono quelle riportate all’ art. 14 dell’O.M. 112/2022.”
Tutto bene allora?
Se, nonostante la compilazione alla cieca l’algoritmo fosse stato avviato con tutte le disponibilità al completo, forse sì.
Ma occorreva uno sforzo immane che negli Uffici Scolastici a corto di personale non è possibile garantire.
Ed ecco dunque che gli Uffici Scolastici avviano un primo turno di nomina con i primi posti disponibili e, naturalmente, applicano tutte le variabili previste dalla normativa.
Ecco spiegato in sintesi dall’Ufficio Scolastico di Taranto il funzionamento dell’algoritmo
I risultati
1) “sono iscritto nelle gps di seconda fascia di Bologna e anche quest’ anno trovo scorretto il modo di assegnare le supplenze.
Nel mio caso c’e’ stata una prima convocazione il 30 agosto in base a disponibilita’ esigue e quasi tutte su spezzone. Difatti mi e’ stato assegnato uno spezzone. Dopo otto giorni, ripeto soli otto giorni e molto prima del 15 settembre, inizio anno scolastico, viene fatta una seconda convocazione sulla base di nuove e ben piu interessanti disponibita’ dove iscritti con punteggio molto inferiore ricevono cattedre da 18 ore presso scuole come licei. Trovo scorretto questo modo di procedere nei confronti di chi ha maturato un maggior punteggio.”
2) Ho appena letto quanto da voi pubblicato circa il (mal) funzionamento dell’algoritmo.
In pratica se al momento in cui la graduatoria arriva a me e sono liberi solo sedi che non ho scelto, vengo automaticamente esclusa dalle GPS x quella classe di concorso.
La cosa è folle e illegittima.
In via principale perché non era indicato da nessuna parte questo assurdo meccanismo.
In secondo luogo perché il programma dovrebbe ogni volta che deve procedere ad un’associazione ripercorre tutta la graduatoria e dare sempre la precedenza ai candidati avanti.
Mi aspetto che la cosa venga corretta ora subito adesso.
Attendo comunque un vostro parere.
Grazie
3) Una delegazione di docenti, tra cui alcuni componenti del collettivo InSegno Genova, è stata ricevuta venerdì 9 settembre presso gli uffici dell’Ambito Territoriale di Genova.
In primis, è bene specificare che gli uffici denunciano una palese carenza di personale che ricade sulle assegnazioni delle cattedre con conseguenze non solo sui docenti e sulle docenti ma anche sulla ripresa normale dell’anno scolastico e quindi sugli studenti e sulle studentesse.
La situazione, grave, dipende da un sistema, il celebre algoritmo, che non funziona: anche quest’anno non è stata garantita l’assegnazione delle cattedre ai docenti con maggiore punteggio e quindi con maggiore esperienza lavorativa (in palese contraddizione con l’istituzione, discutibile e problematica, della figura del docente esperto tanto sponsorizzata dal Ministero).
Attualmente a Genova, come nel resto d’Italia, le convocazioni non hanno interessato alcuni docenti con un punteggio alto che saranno quindi esclusi dalle successive assegnazioni. Il risultato? Le cattedre non sono assegnate in modo coerente al punteggio conseguito con la formazione e gli anni di servizio. Per questo è necessario cambiare il sistema ministeriale, per il bene di tutta la scuola, di chi insegna e di chi impara.
Ci sta a cuore anche denunciare, ancora una volta, il sovraffollamento delle classi che non consente di dedicare la giusta attenzione agli alunni e alle alunne.
Questa totale non curanza del benessere didattico dei ragazzi e delle ragazze ricade, soprattutto, sulle fasce più deboli; la continua carenza di fondi per concedere cattedre di sostegno ad alunni e ad alunne con disabilità mette in pericolo i principi fondativi del sistema scolastico pubblico e svantaggia i più fragili. Collettivo InSegno
Il sottile “inganno dell’algoritmo”
Bisogna poi sottolineare un altro aspetto. Parlare di “preferenze” è un po’ ambiguo perché fa pensare che l’Amministrazione raccolga in tutto e per tutto i desiderata degli aspiranti e faccia di tutto per accontentarli. E, se teoricamente è così, nella pratica chi partecipa ad un turno di nomina con poche disponibilità come nell’esempio 1) ed è stato selettivo nella scelta delle sedi, può ritrovarsi senza nomina, anche se nelle prime posizioni della graduatoria.
Bisogna quindi bilanciare la posizione in graduatoria con il rischio che le preferenze maggiormente gradite non siano disponibili.
Nelle convocazioni in presenza avveniva invece che pur non gradendo una determinata sede, in mancanza di disponibilità, si accettavano anche le nomine più “scomode”. Erano quelle che permettevano poi di raggiungere quella posizione che negli anni successivi permetteva di poter scegliere con maggiore agio la sede preferita.
Adesso il concetto di posizione migliore e ampia scelta sì e un po’ ribaltato. Anche alla luce delle attribuzioni mischiate delle supplenze su posti di sostegno da graduatorie incrociate di sostegno.