Supplenza 2022: le nomine ci sono state, ma sono corrette? Da Bari a Napoli a Trapani, ecco segnalazioni dei sindacati
Supplenze anno scolastico 2022/23: alla casistica dei “difetti” dell’algoritmo si aggiungono altre problematiche che offuscano il funzionamento dell’intero sistema. Non solo gli Uffici Scolastici hanno attivato più turni di nomina in presenza di disponibilità non complete perchè non erano ancora ultimate le operazioni precedenti, ma si verifica anche che alcuni incarichi sono assegnati ad aspiranti che, ad un attento controllo da parte delle segreterie scolastiche, risultano poi non essere in possesso del titolo di accesso alla graduatoria oppure rinunciano perchè già in ruolo, o ancora si presentano con un punteggio non corretto.
I controlli sui titoli di accesso alle GPS
Avviati in tanti Uffici Scolastici già dalla prima settimana di giugno, a chiusura della presentazione delle domande, hanno coinvolto anche le scuole polo per snellire le procedure e permettere nomine corrette.
Eppure non sono poche le lamentele che, in questa metà di settembre, stanno accompagnando le nomine.
I docenti sono in cattedra: sì, ma le nomine sono corrette?
E vero, tutti gli Uffici Scolastici hanno ultimo almeno un primo turno di nomina. Altri sono arrivati anche al terzo o quarto turno. Le nomine
Questo permette al Ministro di affermare che sia andato tutto bene, che siano stati anticipati i tempi, che le supplenze assegnate solo in parte solo vera e propria supplentite, per il resto si tratta di un fenomeno normale.
Ma questo è solo un modo parziale di guardare le cose, che non può essere accolto dal punto di vista tecnico.
L’algoritmo è perfetto o “ineccepibile” in base alle coordinate impostate. E su queste si può fare una riflessione più ampia, anche per incrementare l’informazione ai docenti che ancora oggi si chiedono perchè vengono nominati colleghi con un punteggio più basso.
Ma a noi interessa oggi parlare di un altro aspetto.
Prendiamo ad es. il caso di Bari (ma la provincia è puramente casuale): nomine pubblicate il 7 settembre, importanti rettifiche nei due giorni successivi (nomine di docenti già immessi in ruolo ed altri errori materiali) e poi ancora il 13 settembre ancora esclusioni dalle GPS, che rendono nulle – per i docenti interessati – le eventuali nomine ricevute.
Ma sostanzialmente il bollettino delle nomine sarebbe stato diverso se questi lavori fossero stati fatti a monte, prima di avviare l’algoritmo.
E ancora, come non segnalare la situazione di Napoli, con tutte le conseguenze che ne derivano, così come sottolinea Vannini, segretario della Uil della Campania: “Le graduatorie pubblicate giovedì sera sul sito dell’Ambito Territoriale di Napoli sono piene di errori: docenti esclusi che non lavoreranno per i prossimi due anni, altri per i quali non si è provveduto a sistemare il punteggio e saranno scavalcati, altri ancora che si ritrovano con un punteggio gonfiato e rischiano di essere penalizzati dopo la convalida che farà la scuola di servizio“.
Situazione non diversa a Trapani “supplenze rese note con punteggi sbagliati nelle graduatorie nonostante i reclami presentati dai docenti”.
E ancora forse si potrebbe proseguire.
Il problema quindi non è tanto la supplentite, non è solo di avere i docenti in cattedra già a settembre (nessuno nega il grande sforzo compiuto dagli Uffici Scolastici, in totale mancanza di organici completi) ma anche assicurare la correttezza delle procedure.
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