Supplenti sostegno confermati dalle famiglie, Ciracì (MiSoS): “Inapplicabile. Così i docenti specializzati sarebbero penalizzati”
La proposta del Ministro Valditara, contenuta nella bozza del decreto semplificazioni, che vede la conferma per 3 anni dei supplenti di sostegno sullo stesso posto su richiesta delle famiglie, non piace a tutti. Oltre che penalizzerebbe gli insegnanti già specializzati.
La misura, in base alle informazioni contenute nella bozza, prevede: “Può essere proposta la conferma, con precedenza assoluta rispetto al restante personale a tempo determinato, sul medesimo posto di sostegno assegnatogli nel precedente anno scolastico, fermi restando la disponibilità del posto, il preventivo svolgimento delle operazioni relative al personale a tempo indeterminato e l’accertamento del diritto alla nomina nel contingente dei posti disponibili da parte del docente interessato”.
Dunque, ogni anno potranno essere confermati nelle supplenze al 30 giugno,
- Su richiesta delle famiglie, i docenti in possesso del titolo di specializzazione per il sostegno che hanno svolto una supplenza annuale o fino al 30 giugno avranno la precedenza assoluta nella conferma sul medesimo posto l’anno successivo.
- La priorità si applica anche ai docenti senza specializzazione che hanno svolto tre annualità di insegnamento su posto di sostegno e si sono classificati con il miglior punteggio nelle graduatorie di sostegno.
- Previsto anche punteggio aggiuntivo al personale che assicuri la continuità didattica.
Secondo il presidente del Movimento insegnanti di sostegno specializzati (MiSoS), Ernesto Ciriaci, la misura ha diversi problemi: “Quanto proposto è semplicemente inapplicabile tant’è che anche il Decreto attuativo 66/2017 non ha trovato gambe. La norma contenuta nel Decreto “Semplificazione” è in contrasto netto con il Regolamento delle supplenze”.
“Prevedo un sacco di ricorsi al Tar da parte dei docenti specializzati se dovesse andare in porto perché proprio loro verrebbero per primi penalizzati”, aggiunge Ciracì interpellato da Il Fatto Quotidiano.