Supplenti sostegno confermati dalle famiglie, ANDIS dice no: “Non garantisce continuità educativa e didattica a tutti gli studenti”

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“Non appare realmente funzionale alla realizzazione di un efficace progetto di vita dello studente con disabilità, in quanto la richiesta dei genitori potrebbe essere condizionata da un coinvolgimento emotivo”.

Si tratta del giudizio espresso dal Consiglio Nazionale dell’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) in merito alla misura suggerita dal DDL Semplificazioni, ovvero alla conferma, su richiesta delle famiglie, dei docenti di sostegno precari.

L’ANDIS critica la misura evidenziando anche che “non è estesa a tutti i docenti della classe e, quindi, sembra non riconoscere il ruolo del docente specializzato per le attività di sostegno didattico come docente contitolare della classe” e che “appare discriminatoria nei confronti dei docenti curricolari, comunque responsabili della presa in carico dello studente in situazione di disabilità”.

La conferma del docente di sostengo, secondo l’Associazione, inoltre, “ingenera false aspettative nelle famiglie in quanto i numerosi vincoli da rispettare e previsti dal citato DDL lasciano la possibilità di conferma del docente di sostegno come eventualità molto remota”.

Per questo motivo, Il Consiglio Nazionale ANDIS, auspica che la continuità educativa e didattica venga garantita a tutti gli studenti attraverso “la stabilizzazione del personale precario” e “vincoli inderogabili relativamente la mobilità per tutti i docenti”.

Il disegno di legge semplificazioni, prevede:

  • Precedenza assoluta nella conferma, su richiesta delle famiglie, dei docenti con specializzazione per il sostegno che hanno svolto una supplenza annuale o fino al 30 giugno.
  • Introduzione di un sistema di tutoraggio personalizzato per gli studenti con disabilità.

Per il Ministro, la misura potrebbe dare una supporto alla continuità didattica per gli studenti con disabilità, troppo spesso vittime di un sistema che ogni anno assegna un insegnante sempre diverso.

La proposta, come spiegato, mira a introdurre un meccanismo volto a confermare, su richiesta della famiglia, il docente di sostegno (supplente al 31 agosto o 30 giugno) in servizio sul posto di sostegno nell’anno scolastico precedente, ferma restando la disponibilità del posto e fatte salve le operazioni relative al personale con contratto a tempo indeterminato.

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