Supplenti sostegno Bari: il TAR sospende le nomine

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Un pasticcio le nomine dei supplenti di sostegno in provincia di Bari per l'a.s. 2014/15. Nomine tra l'altro avvenute solo ad anno scolastico iniziato, e che sono state oggetto di ricorso da parte degli interessati, perchè le modalità di conferimento hanno innescato una disparità nella scelta delle sedi.

Un pasticcio le nomine dei supplenti di sostegno in provincia di Bari per l'a.s. 2014/15. Nomine tra l'altro avvenute solo ad anno scolastico iniziato, e che sono state oggetto di ricorso da parte degli interessati, perchè le modalità di conferimento hanno innescato una disparità nella scelta delle sedi.

Al momento quella del TAR è una ordinanza cautelare alla quale il Dirigente dell'Ufficio Scolastico di Bari, Mario Trifiletti, non vuole dare esecuzione, in attesa del giudizio definitivo, per tutelare gli studenti e la qualità dell'insegnamento compromessa da un cambio degli insegnanti in questa parte dell'anno scolastico.

Un centinaio di docenti, difesi dall'Avv. Michele Ursini, – riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno – hanno contestato la modalità con cui le cattedre di sostegno sono state assegnate per le supplenze 2014/15.

A settembre 2014 infatti le cattedre di sostegno risultavano 313, circa la metà rispetto all'anno scolastico precedente. E i precari collocati nelle prime posizioni delle graduatorie hanno dovuto scegliere esclusivamente le sedi loro offerte in sede di convocazione, appena 25 nella città di Bari. 

 

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Ma ad ottobre, alla convocazione per l'assegnazione delle cosiddette cattedre in deroga (nei casi di grave disabilità si assegna un docente per ogni alunno disabile) i nuovi posti vacanti sono ben 304, di cui 67 nella città di Bari. Cattedre assegnate per scorrimento della graduatoria a coloro che non erano rientrati nella prima convocazione.

Quindi la collocazione dei supplenti nelle varie sedi scolastiche a causa del ritardo con cui tutti gli incarichi sono stati disponibili. Tra l'altro nel ricorso i docenti ipotizzano che l'Ufficio Scolastico "per compensare il taglio drastico utilizzi l'escamotage di un aumento del numero dei posti in deroga".

Il primo round, dicevamo, è a favore dei docenti ricorrenti, ma il Dirigente annuncia di voler impugnare l'ordinanza del TAR e che avvierà anche un ricorso al Consiglio di Stato.

L'auspicio – per il Dirigente – oltre alla chiusura della vertenza è che le scuole richiedano gli insegnanti per tempo, evitando tali disagi.

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