Supplenti di sostegno restano senza cattedra: i posti vanno ai colleghi che hanno ottenuto l’assegnazione provvisoria. Proteste in Campania: “Norma che crea disoccupazione”

WhatsApp
Telegram

Quando si dice guerra fra i poveri. I supplenti di sostegno in molti casi non possono ottenere una cattedra in virtù della precedenza data ai docenti di ruolo che hanno chiesto assegnazione provvisoria.

A tal proposito i docenti di sostegno della provincia di Caserta hanno inviato una lettera a Valditara per manifestare la propria delusione e organizzato un sit-in di protesta: “In assenza di qualsivoglia limitazione alla concessione di tali assegnazioni – si legge nella lettera come riporta Il Mattino – le cattedre residuali per le nomine a favore dei docenti di sostegno inseriti in Gps si sono ridotte, relativamente alle scuole secondarie di secondo grado, da 439,5 ad appena 52, come si evince dal bollettino pubblicato sul sito dell’Ufficio scolastico regionale in data 1 settembre“.

Si fa presente altresì – proseguono i precari – che il numero dei prof iscritti nella sola prima fascia è pari a 675. L’impossibilità per tali docenti di presentare la Mad (messa a disposizione), così come previsto dalla circolare numero 43440 del 19 luglio scorso, determina una intollerabile situazione di disoccupazione senza possibilità di soluzione, poiché vi è stato un improvviso mutamento della normativa di riferimento in assenza di qualsivoglia tutela”.

I precari puntano l’attenzione anche agli studenti con disabilità “ai quali sostengono verrà negato il diritto alla continuità didattica“.

E ancora: “Chiediamo al ministro misure urgenti che possano normalizzare la situazione paradossale che si è venuta a creare in questa provincia, l’eliminazione, per l’anno in corso, dei vincoli che ingabbiano i soggetti interessati all’interno delle stesse Gps, non consentendo loro possibilità alcuna di essere destinatari di un qualsivoglia incarico di docenza nel contesto scolastico. Rivendichiamo inoltre l’adozione di un regolamento ad hoc che imponga un limite di posti dell’organico di fatto utilizzabili per le assegnazioni provvisorie a favore dell’accantonamento di un numero congruo di cattedre a disposizione dei precari in graduatoria“.

“È inaccettabile – dice Giovanni Brancaccio, segretario di Cisl scuola – che colleghi in possesso del titolo di specializzazione debbano essere lasciati a casa a fronte del fabbisogno delle scuole, che comunque non è soddisfatto, di insegnanti di sostegno. Qui sono in gioco i diritti degli alunni, prima ancora di quelli, legittimi, dei docenti. Sulla primaria in particolare contiamo, in base ai nostri calcoli, oltre 220 incarichi in meno rispetto allo scorso anno, nella secondaria di secondo grado ben 206. Alle medie i posti per incarichi annuali rispetto all’anno scorso sono diminuiti di quasi 100 unità. Sono tagli che non si giustificano con le sole assegnazioni provvisorie”.

WhatsApp
Telegram

“Apprendimento innovativo”, un nuovo ambiente che permette al docente di creare un’aula virtuale a partire da una biblioteca didattica di contenuti immersivi. Cosa significa?