Supplenti, Bussetti: “solo il 10% degli insegnanti”. Ma il problema esiste

Ogni problema assume connotati diversi a seconda dell’angolazione da cui lo si guarda. La supplentite esiste, ma secondo il Ministro Bussetti se rapportata al numero totale degli insegnanti in servizio non assume contorni così catastrofici.
80.000 le supplenze dell’a.s. 2018/19
Secondo Bussetti le supplenze dell’a.s. 2018/19 saranno circa 80.000, e i supplenti saranno dunque il 10% degli insegnanti in servizio, che sono 700.000
Secondo altre stime però si potrebbe arrivare a 100.000. Tutto dipende da quali dati si guarda. Solo sul sostegno infatti le supplenze arriveranno ad essere 60.000, se si considerano i posti in deroga sui quali si attribuiscono contratti fino al 30 giugno.
Per il sostegno il Ministero conferma l’avvio dei corsi di specializzazione. Molto probabilmente – il Ministro non è entrato nello specifico – il requisito di accesso sarà solo l’abilitazione, come accaduto per i tre corsi precedenti e dunque per infanzia e primaria dovrebbero poter partecipare anche i diplomati magistrale con titolo conseguito entro a.s. 2001/02.
Altra carenza di insegnanti, ormai storica, si registra per Matematica.
Ripensare il reclutamento degli insegnanti
Per il Ministro Bussetti serve una visione pluriennale, ripensando i meccanismi di reclutamento.
Il primo passo – come già ampiamente annunciato nel corso dell’estate – sarà quello di procedere ad una mappatura dei posti disponibili, in modo da bandire concorsi con posti ben precisi. In questo modo il docente sceglierà la regione in cui svolgere il concorso con la consapevolezza di ciò a cui andrà incontro. Su questo argomento ricordiamo le polemiche che ha scatenato il post del Sen. Pittoni (Lega) Presidente della VII commissione Cultura del Senato. Concorsi, Pittoni: dove graduatorie piene docenti potranno spostarsi o scegliere altre professioni
Eccessiva precarizzazione danneggia la scuola
In ogni caso la precarietà è da sconfiggere. Dovranno rimanere solo le supplenze temporanee, sogno e obiettivo di ogni Ministro che si sia seduto a Viale Trastevere.