Supplenti brevi senza stipendio da ottobre, in arrivo interrogazione parlamentare del PD: “Inaccettabile ritardo”

Nonostante la rassicurazione di NoiPa, che ha annunciato l’emissione speciale per i precari della scuola prevista il 17 gennaio, le polemiche non si placano, anche perchè, non si tratta certo della prima volta che questi lavoratori si trovano nella situazione di attendere per mesi lo stipendio.
Il Partito democratico, tramite il deputato Luciano D’Alfonso, ha fatto sapere che presenterà un’interrogazione parlamentare.
“È’ inaccettabile che i precari del settore scuola – personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario – debbano ancora ricevere lo stipendio del mese di ottobre“, tuona D’Alfonso.
“Per l’ennesima volta -prosegue il deputato dem – infatti, i supplenti con rapporto di lavoro breve e saltuario sono costretti a subire il ritardo nella corresponsione degli emolumenti cui hanno diritto. Si tratta di personale che assicura la continuità dell’educazione dei nostri figli, e non possiamo permettere che venga trattato in questa maniera”.
E ancora: “L’istruzione è uno dei fattori principali di crescita di un Paese moderno e chi la impartisce va considerato come una risorsa preziosa. I precari vengono retribuiti con fondi di istituto, ovvero finanziamenti ministeriali che lo Stato paga sempre con molto ritardo. Tali dilazioni penalizzano i percorsi di vita di tanti, che vivono nella frustrazione di non poter disporre in tempi adeguati del denaro guadagnato“.
“Per questo motivo – continua D’Alfonso – presenterò un’interrogazione parlamentare e incontrerò il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, verificando l’iter di stanziamento e di pagamento dei fondi per capire quali sono gli ostacoli che causano questi inaccettabili ritardi”.
Infine, il parlamentare del PD conclude dicendo che “opererò affinché le spettanze dei supplenti vengano liquidate al più presto possibile e affinché la spesa per retribuire le prestazioni di supplenza breve e saltuaria venga trattata come una partita di spesa fissa, come già avviene nel caso degli stipendi del personale supplente in maternità”.
Le proteste dei sindacati
I sindacati nei giorni precedenti hanno protestato per l’ennesimo caso di ritardi dei pagamenti per i supplenti brevi. In particolare, si ricorda il botta e risposta fra Gilda degli Insegnanti e Ministero.
Il sindacato guidato da Vito Castellana, ha giudicato infatti “vergognoso e inaccettabile quanto si sta perpetuando ai danni di centinaia di docenti precari che dal mese di ottobre ancora non hanno visto accreditarsi lo stipendio”.
“Una situazione drammatica, uno scenario sicuramente solo italiano, che ancora una volta ignora i bisogni del comparto docente, compromettendone la serenità e facendolo risultare l’ultima ruota del carro”, prosegue il sindacato.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha replicato alle accuse del sindacato, sostenendo di aver garantito il pagamento degli stipendi nei tempi previsti grazie alle variazioni di bilancio effettuate tra settembre e novembre 2024. “Per la prima volta negli ultimi 10 anni – ha scritto il Ministero – siamo riusciti a pagare tutti gli stipendi autorizzati dalle scuole tra novembre e dicembre”. I ritardi segnalati, secondo il MIM, riguarderebbero casi specifici le cui cause vanno verificate, rappresentando un fenomeno “di dimensioni notevolmente contenute” rispetto al passato.
Anche Anief ha segnalato con forza i ritardi e nei giorni scorsi, per bocca del presidente nazionale Marcello Pacifico, ha commentato l’emissione speciale: “Sui mancati pagamenti dei supplenti brevi e saltuari, adesso NoiPa fa sapere che la prossima settimana si liquideranno tutti i contratti autorizzati nei mesi precedenti: grazie alle pressioni continue di Anief, anche recentissime, per il secondo anno consecutivo sarà pagata a questi preziosi lavoratori pure RPD e CIA”.
“Speriamo davvero – continua Pacifico – che i pagamenti e gli arretrati vengano assolti nei tempi annunciati: insegnanti e personale Ata supplenti senza stipendio meritano rispetto, ma rimaniamo alla finestra: in caso contrario, se i pagamenti slitteranno ancora, è allora bene che si proceda individualmente con richiesta di diffida e messa in mora”.
Come abbiamo spiegato in precedenza, NoiPa ha annunciato il calendario dei pagamenti previsti per gennaio. Per quanto riguarda il personale della scuola con contratto di supplenza breve e saltuaria sarà il 17 gennaio.