Suor Anna Monia Alfieri: “La scuola paritaria non chiede denaro o privilegi. Il governo Meloni sta introducendo politiche che salveranno il pluralismo educativo”

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Suor Anna Monia Alfieri, Cavaliere al Merito della Repubblica ed esperta di politiche scolastiche, ha ribadito l’importanza di tutelare il diritto alla libertà educativa dei genitori per garantire il pluralismo scolastico.

“La scuola paritaria non chiede denaro o privilegi – afferma – ma che sia tutelato il diritto dei genitori di scegliere il percorso educativo per i propri figli, dal quale derivano la libertà di insegnamento e di apprendimento.”

Alfieri riconosce gli sforzi del Ministro Valditara, che ha istituito un Tavolo tecnico per individuare le modalità di rimborso del costo medio per alunno nelle paritarie. Inoltre, un Tavolo permanente presso la CEI sta definendo l’Intesa per il reclutamento degli insegnanti di religione cattolica.

Un passo avanti è stato compiuto anche per l’abilitazione dei docenti non abilitati in servizio da anni nelle paritarie, garantendo la continuità didattica. Sono stati inoltre indetti concorsi per gli insegnanti di Religione.

Sul fronte dei contributi, Alfieri sottolinea l’aumento dei fondi per gli studenti disabili e la semplificazione delle procedure, con i contributi erogati entro giugno-luglio. Inoltre, le paritarie possono ora accedere ai finanziamenti del PNRR e dei PON, migliorando l’offerta formativa.

“Occorre prendere le distanze da letture parziali che creano allarmismo – avverte Alfieri – La situazione attuale è frutto di decenni di politiche che hanno considerato la scuola un bacino elettorale e sindacale. Questo governo sta introducendo politiche per salvare il pluralismo educativo e rifondarlo.”

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