Sulle nuove quarantene diversificate il Governo ha ceduto alle Regioni, Pacifico (Anief): grave errore, non ci sono le condizioni per riprendere in presenza

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Alla fine il Governo ha ceduto alle richieste delle Regioni: da domani si introduce il nuovo protocollo per la gestione dei contagi a scuola, con diverso trattamento degli studenti vaccinati rispetto ai non vaccinati e soglia a 12 anni.

Il sindacato Anief respinge questo modo incauto di procedere: “si riprende la scuola sempre senza distanziamento minimo e senza le condizioni per fare lezione in presenza”, dice il suo presidente Marcello Pacifico ad Italia Stampa.

Il sindacalista autonomo ricorda che “la curva dei contagi è troppo alta e dal 10 gennaio si farà scuola in spazi chiusi, con una capienza del 35% rispetto al fabbisogno”.

Si riprende a studiare in presenza, quindi, in “aule pollaio aule dove si ritrovano oltre 25 alunni in 30-35 metri quadrati: si capisce bene che in queste condizioni bisognava per forza tornare alla didattica a distanza. È una condizione necessaria, altrimenti si va verso assembramenti nelle aule. La verità, conclude Pacifico, “è che alla scuola continuano a servire 10 miliardi per sdoppiare le classi raddoppiare gli organici”.

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