Sul contratto serve un cambio di marcia, subito la sequenza contrattuale del Ccnl 2029/21 e più risorse per il nuovo: Anief ricorda che nel frattempo ogni lavoratore deve chiedere l’indennità di vacanza contrattuale

Sui contratti della scuola bisogna cambiare marcia: lo chiede Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in corrispondenza dell’avvio dell’anno scolastico e della ripresa delle lezioni.
Intervistato dall’agenzia Teleborsa, il sindacalista ha fatto riferimento all’esigenza di riprendere al più presto il confronto sulla sequenza contrattuale del Contratto collettivo nazionale di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 approvato lo scorso 18 gennaio, perché servono accordi definitivi su diversi punti, come la “responsabilità disciplinare per il personale docente ed educativo”, la “disciplina del rapporto di lavoro del personale delle scuole italiane all’estero” e anche la definizione dei Contratti di Ricerca e la disciplina del rapporto di lavoro del Tecnologo universitario.
Pacifico ha anche ricordato che “certamente c’è anche bisogno del rinnovo del contratto, ma è evidente che le risorse messe sul piatto non vanno a coprire l’inflazione, quindi si prevede un contratto da una gestazione lunga. Sicuramente, chiederemo delle nuove risorse nella prossima Legge di Bilancio e, se non ci sono ora, ancora nella prossima successiva”.
Nel frattempo, i lavoratori che faranno? “Dovranno certamente chiedere l’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale – prosegue il sindacalista autonomo – perché è evidente, che in questo momento non viene rispettata la legge italiana che vorrebbe l’indennità di vacanza contrattuale pari al 50% dell’inflazione che è cresciuta in questi ultimi anni: a questo proposito, Anief ha messo a disposizione un modellino per ottenere subito circa 150 euro senza aspettare la firma del contratto”, conclude il leader dell’Anief.