Stupro Palermo, l’arcivescovo Lorefice: “Epilogo del fallimento formativo di noi adulti, delle fondamentali agenzie educative della società”
L’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, ha espresso la sua preoccupazione e tristezza riguardo agli attuali problemi sociali e criminali che affliggono la città, durante un’omelia al Santuario di Santa Rosalia, la patrona di Palermo.
Citando recenti eventi tra cui incendi devastanti, la crescente emergenza legata all’uso del crack e uno stupro di gruppo che ha coinvolto una giovane di 19 anni, l’arcivescovo ha messo in luce l’urgenza e la necessità di affrontare questi problemi a livello comunitario.
“Il dilagare del crack e del superalcol tra i nostri giovani è una manifestazione dell’inganno di una felicità finta, che corrompe la mente e distrugge fisicamente”, ha detto l’arcivescovo. Lorefice ha anche sottolineato la crisi educativa e morale della società.
Riguardo agli incendi che hanno devastato le bellezze naturali di Palermo, l’arcivescovo ha descritto la città come “un grembo ora arido e tenebroso”, lamentando la perdita della natura che circonda Palermo, in particolare Monte Pellegrino, considerato un luogo sacro di veglia.
La sua preoccupazione principale era come questi atti violenti e distruttivi rappresentino un affronto diretto a Santa Rosalia, la patrona della città. “Aggredire il corpo di una giovane nelle strade di Palermo è come aggredire Santa Rosalia stessa. Ogni volta che causiamo incendi o abusiamo del prossimo, profaniamo Santa Rosalia e disprezziamo la nostra città”, ha detto con fermezza.
Concludendo il suo messaggio, l’arcivescovo ha ricordato l’importanza di rimanere centrati nella propria fede e di coltivare saggezza e intelligenza morale in mezzo a una crescente “stupidità collettiva”.