Stupro Palermo, la docente Corrao: “I figli non sono oggetti di cui vantarsi, sono un’eredità per cui combattere”

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Giovanna Corrao, docente e attrice, è diventata virale per la sua diretta Facebook in cui non ha trattenuto le proprie emozioni nel commentare lo stupro di gruppo che ha recentemente sconvolto la città. Il suo grido di allarme, “siamo tutti falliti”, ha scosso l’opinione pubblica.

Durante un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Corrao ha ampliato la sua visione, evidenziando la lacuna nell’educazione dei giovani di oggi. “Manca il villaggio per crescere i ragazzi, manchiamo tutti. Manca la realtà”, ha affermato. E con l’emergere di dettagli sul comportamento di uno dei minori coinvolti, la sua osservazione diventa ancor più pungente: molti giovani vivono in un mondo dove la realtà è distorta dalle rappresentazioni mediatiche.

Secondo Corrao, la scuola attuale non sta facendo abbastanza. “Manca un’educazione sentimentale”, ha lamentato, sottolineando che gli studenti attuali sono dominati da un’impazienza emotiva. Nonostante la vastità di informazioni disponibili online, molti non possiedono gli strumenti per decodificarle correttamente. La dipendenza dalla tecnologia è così radicata che privarli dei loro dispositivi equivarrebbe, secondo loro, a privarli di una parte essenziale di sé.

E le responsabilità, secondo l’insegnante, non sono solo degli studenti. “I genitori non sono da meno“, ha sottolineato. C’è una tendenza crescente a trattare i figli come badge di onore, invece di considerarli come individui in crescita che necessitano di una guida costante. “I figli non sono oggetti di cui vantarsi, sono un’eredità per cui combattere“, ha dichiarato Corrao, facendo eco ai sentimenti espressi nel suo video virale.

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