“Studiare non ha età”, Cristina Dell’Acqua: “Non è mai troppo tardi per aprire la mente a nuove conoscenze”

Cristina Dell’Acqua, insegnante di latino e greco ed editorialista del Corriere della Sera, ci ricorda, in un articolo per il quotidiano milanese, che non è mai troppo tardi per mettersi a studiare e coltivare la propria curiosità.
Nella vita, spesso ci troviamo impegnati a fare scelte che riteniamo più adeguate per noi stessi, trascurando magari l’opportunità di prendere in mano libri che non abbiamo mai avuto il tempo di leggere. Tuttavia, come sottolinea Dell’Acqua, è sempre il momento giusto per fare qualcosa per la prima volta, specialmente quando si tratta di arricchire la propria conoscenza.
L’esempio di Alberto Manzi, il maestro d’Italia, ci insegna che l’apprendimento non ha età. Nel primo dopoguerra, la sua trasmissione televisiva ha dimostrato che non era mai troppo tardi per imparare a leggere e scrivere, facendo la differenza nella vita di almeno un milione di italiani. Oggi, viviamo in un’epoca diversa, in cui le basi culturali sono teoricamente a disposizione di tutti e le aspettative di vita sono più alte, almeno in alcune parti del mondo. Questo rappresenta un tesoro umano inestimabile, da valorizzare e coltivare con cura.
Dell’Acqua evidenzia come l’età porti con sé un bagaglio di esperienze e una prospettiva diversa sulla vita. Questo patrimonio di conoscenze e saggezza può essere trasmesso ai giovani, creando un duplice tesoro: per chi ha la fortuna di avere età e bagaglio sulle spalle e per coloro che hanno la fortuna di avere da chi imparare. L’insegnante ci ricorda anche che l’età cambia lo sguardo sulla vita, perché le esperienze vissute lasciano i loro segni e ci arricchiscono.
Nella sua esperienza personale, Dell’Acqua ha avuto la fortuna di incontrare un alunno settantenne che, mosso dalla curiosità, ha deciso di imparare il greco antico per risalire alle radici delle parole che utilizziamo quotidianamente. Inoltre, ha conosciuto una scuola superiore che offre corsi serali per studenti lavoratori, dimostrando che l’apprendimento può essere coltivato in ogni fase della vita.