Studenti stranieri nelle scuole italiane: in Lombardia, percentuale più alta

Gli studenti stranieri inseriti nelle nostre scuole soffrono di più nella lingua italiana almeno dalla seconda fino alla quinta classe elementare, ma ottengono valutazioni migliori in quella inglese.
A spulciare, incrociando i dati sulla popolazione scolastica e sui recenti dati Invalsi, è stato il Corriere della Sera.
Il quotidiano di via Solferino ha tratto anche alcune considerazioni, concentrandosi anche sul dato in Lombardia, indicandolo come caso virtuoso proprio perché il gap della lingua italiana fra studenti italiani e stranieri di seconda generazione migliora negli anni successivi e il livello si mantiene mediamente elevato fino alla quinta superiore. Il vantaggio nell’inglese potrebbe essere, invece, frutto dell’uso di più lingue da parte dei ragazzi stranieri.
Il Corriere si è concentrato su questa regione, perché sarebbe proprio qui che risiede la percentuale più alta di studenti stranieri (25,3%), seguita a ruota da Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Piemonte.
Nel complesso, rispetto a un anno fa, il numero degli studenti non italiani è aumentato, seppur di poco. In termini percentuali si tratta del 9,7% contro il 9,4% dell’anno scolastico 2017-2018. Più della metà (63,1%) sono di seconda generazione, cioè nati in Italia, da genitori che provengono soprattutto dalla Romania (18,8%), Albania (13,6%), Marocco (12,3%) e Cina (6,3%).