Studenti scaraventano a terra sedie, banchi e cattedra dei docenti. La preside: “Tutti in Dad negli ultimi due giorni di scuola”. Poi fa retromarcia

È successo tutto in pochi istanti. Durante la pausa, tutti erano fuori, tranne un gruppetto di ragazzi di una classe di primo anno. Questo istituto, rinomato e rispettato, con migliaia di studenti, si era distinto durante l’ultima disastrosa alluvione.
La vicenda viene raccontata dal sito internet del quotidiano Il Resto del Carlino.
Gli studenti, tra la noia e la voglia di seminare caos, hanno iniziato a scaraventare banchi, sedie, la cattedra dei professori, distruggendo ciò che capitava a tiro.
Per completare l’opera, hanno iniziato a documentare le loro gesta con gli smartphone, inviando i video della devastazione. In breve tempo, le immagini sono diventate virali, finendo sui social e attirando l’attenzione della dirigente dell’istituto, che controlla tre edifici tra due città.
Contestualmente all’episodio di vandalismo, la dirigente ha emesso una circolare che ha colto tutti di sorpresa: “Per ragioni organizzative, nei giorni 8 e 9 giugno le lezioni si svolgeranno a distanza per tutte le classi dai primi ai quarti anni dei corsi diurni dei tre edifici”.
La decisione ha suscitato le ire dei genitori degli studenti, degli studenti stessi (molti dei quali all’oscuro dell’episodio di vandalismo), ma anche di buona parte del corpo docente. Era da tempo che non si ricorreva all’insegnamento a distanza. Una decisione che, secondo i regolamenti e i protocolli in vigore, deve essere supportata da motivazioni precise e solide.
La circolare è arrivata nelle mani dei rappresentanti sindacali, che hanno informato la direzione regionale. Si sono formate assemblee spontanee e gruppi di genitori davanti all’istituto per chiedere alla dirigente di cambiare decisione. Cosa che poi è realmente avvenuta in serata, dopo che la protesta stava per degenerare.