Studenti protestano, chiedono più attenzione alla loro salute mentale e lo stop al voto numerico

Nuova ondata di nuove occupazioni a Milano, gli studenti si danno la staffetta arrivando a 10 istituti occupati durante l’anno scolastico in corso. Lo scopo, scrivono, è di “portare un dibattito costruttivo nelle aule parlamentari, col fine di migliorare il paese, miglioramento che deve inevitabilmente partire dai giovani”.
Gli studenti avanzano specifiche richieste alle autorità, sottolineando la necessità di una maggiore attenzione alla salute mentale, la revisione del sistema di valutazione attraverso l’eliminazione dei voti numerici, l’applicazione effettiva della meritocrazia, un rapporto più costruttivo con il corpo docente, un impegno più serio nel progetto di alternanza scuola-lavoro, miglioramenti infrastrutturali e un uso più oculato dei fondi destinati all’istruzione.
Tali richieste riflettono le preoccupazioni di un’ampia fascia di studenti riguardo al benessere psicofisico e alla qualità dell’istruzione ricevuta.