Studenti plusdotati: formazione specifica per tutti i docenti, docente referente. Dalla doppia eccezionalità al salto di classe, in arrivo novità. INTERVISTA a Lara Milan

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La plusdotazione cognitiva è un aspetto ancora poco conosciuto, però ci sono due disegni di legge che potrebbero portare novità proprio in questo ambito. Cosa può cambiare per gli studenti plusdotati? Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Lara Milan, fondatrice di SEM Italy, dottore di ricerca in psicologia, neuroscienze e statistica medica, specialist in gifted and talented education.

Dottoressa Milan, possiamo dire che questi due disegni di legge colmano, almeno in parte, un vuoto normativo. Lei è stata audita alla settima commissione come esperta, ci spiega cosa può cambiare?

Questi disegni di legge sono ovviamente un’ottima notizia per tutti noi esperti e per le famiglie che accogliamo nell’ottica del panorama internazionale. Come giustamente lei diceva, questi due disegni di legge vanno a colmare un vuoto legislativo che potrebbe allinearci a quelle che sono le disposizioni europee in ambito di plusdotazione cognitiva. In particolare il disegno di legge 180 ha molti punti che vanno a promuovere il riconoscimento degli alunni con alto potenziale cognitivo, ad incrementare quelle che sono le competenze e la formazione dei docenti in ambito di gifted and talented education e a favorisce la predisposizione di piani didattici personalizzati per gli studenti ad alto potenziale cognitivo; mentre il disegno di legge 1041 propone di istituire una sperimentazione triennale per favorire il successo scolastico degli alunni con alto potenziale cognitivo al fine di portare nelle scuole delle buone pratiche che potrebbero poi essere valutate da un comitato scientifico al termine della sperimentazione.

Per identificare un alunno plusdotato è necessaria la valutazione di uno specialista, sia nel sistema sanitario nazionale che nel privato, ma la realtà è che ci sono liste d’attesa già molto lunghe. Cosa può fare la scuola nel momento in cui manca la valutazione? Può comunque attivare un PDP?

Sicuramente la valutazione formale di uno psicologo è un riconoscimento della presenza di un alto potenziale cognitivo. Purtroppo, come ben sappiamo, ci sono delle liste d’attesa lunghe e speriamo che il disegno di legge 180 preveda anche l’istituzione di sempre più servizi, anche nel sistema sanitario nazionale, che possano cogliere le molteplici richieste che pervengono da molte famiglie. Per intervenire prontamente, anche quando non è ancora presente una valutazione, nel DDL 180 è prevista una formazione in gifted and talented education per tutti i docenti e l’individuazione e la formazione di un referente per la plusdotazione all’interno di ogni scuola. Certamente le competenze acquisite attraverso questa formazione, e gli strumenti di cui verranno dotati, permetterà loro già di individuare l’ipotetica presenza di un alto potenziale cognitivo, anche perché è dato loro il compito, con l’accordo dello psicologo della scuola, di notificare alla famiglia la presenza di questa alta potenzialità nel loro figlio. È ovvio che tramite questa osservazione i docenti formati potranno già predisporre un piano didattico personalizzato, come prevedeva anche la nota ministeriale n. 562 del 3 aprile 2019.

Un aspetto che ancora non viene pienamente affrontato è la doppia eccezionalità, come bisognerebbe procedere su questo aspetto?

La doppia eccezionalità è una giovane realtà, anche nella compagine internazionale, nonostante esistano molti filoni della ricerca che hanno aperto ovviamente questo nuovo ambito di indagine. La doppia eccezionale non richiede semplicemente competenze in gifted and talented education e competenze in educazione speciale, quanto piuttosto una formazione di specialisti in doppia eccezionalità con la possibilità di implementare strategie didattiche, come la doppia differenziazione, che sono state appositamente studiati per gli studenti 2E. Oggi li chiamiamo studenti doppiamente eccezionali, nella compagine internazionale vengono definiti Gifted con una o più difficoltà di apprendimento.

Uno strumento molto utile per gli alunni plusdotati è il salto di classe, ma come è possibile realizzarlo e quali sono gli altri strumenti che si potrebbero utilizzare per lavorare al meglio con alunni plusdotati?

Il salto classe è uno dei tanti e possibili elementi che l’accelerazione utilizza, ma non è sicuramente l’unica strategia che possiamo utilizzare. La letteratura internazionale ha ampiamente superato la dicotomia tra accelerazione e arricchimento partendo dal presupposto che un buon programma per questi studenti ad Alto Potenziale Cognitivo dovrebbe prevedere un’ottima base di arricchimento ma anche delle punte di accelerazione.

Un’ultima domanda, in una scuola che è già molto oberata a livello formativo, cosa vuol dire aggiungere altra formazione e qual è il suo consiglio per ottimizzare gli sforzi?

Un aspetto importante della pedagogia della Gifted and talented education, a partire almeno dagli anni ’80, è quello di avere dato vita ad un filone della ricerca conosciuto come movimento dello sviluppo del talento e del potenziale che estende le strategie e gli strumenti convenzionalmente utilizzati nei gifted programs, cioè nei programmi educativi riservati agli studenti ad alto potenziale, a tutto il gruppo classe. La formazione che i docenti, di ogni ordine e grado, potrebbero intraprendere per acquisire competenze in questo ambito permetterebbe loro di poter utilizzare parte di questi strumenti e strategie anche per sviluppare i doni ed i talenti di tutti gli studenti nel gruppo classe.

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